I Raf Punk, la band queer bolognese punto di riferimento della scena anarcopunk italiana


Il 1977 è convenzionalmente riconosciuto come l'anno dell'esplosione, nel mondo occidentale, del movimento punk e, se nel mondo anglosassone si possono contare molti precedenti e ispiratori di tale movimento, l'evoluzione del punk italiano, forse anche a causa di una maggior chiusura delle case discografiche e del monopolio statale di televisioni e delle radiofonia, seguì dinamiche proprie.

Bologna è la città che per prima sviluppò ed elaborò le influenze della nuova musica importata da paesi esteri. Il nuovo Jazz e la musica sperimentale, la New wave e la No wave e naturalmente il Punk trovarono nella Bologna del post '77, in cui forte era lo spirito movimentista, terreno fertile e strutture in grado di accoglierle. E c’era Radio Alice, che diffondeva le nuove tendenze e le produzioni indipendenti locali. In questo contesto nasce nel 1977 la Harpo's Bazaar di Oderso Rubini, che pubblicò nel giro di pochi anni alcuni dei gruppi della scena punk come Skiantos, Windopen, Gaznevada e Luti Chroma, tutti rigorosamente su cassetta.

Nel 1979 Jumpy Velena, fonda i RAF Punk (dove RAF stava per Rebel Anarchist Fraction) che vedeva Laura Carroli alla batteria (allora compagna e complice delle iniziative di Jumpy), Stefano Cimato detto Steno al basso (che successivamente uscirà dal gruppo per formare i Nabat, lasciando il posto a Barbato), Carlo Chiapparini e Massimo Poggi detto Mammo alle chitarre. Il gruppo, che trovò sede presso il Cassero di Bologna, oltre a un’intensa attività concertistica in tutta Europa, diede vita alla fanzine autoprodotta Attack punkzine e all’etichetta discografica Attack Punk Records, che diventerà ben presto uno dei punti di riferimento della scena anarcopunk italiana.

Nel 1980, in occasione del concerto dei Clash organizzato dal comune di Bologna a Piazza Maggiore, i RAF Punk organizzarono un'azione di protesta: al grido di "Crass not Clash", con un comunicato scritto da Jumpy Velena e distribuito al pubblico, i punx bolognesi accusavano i Clash di falsità ideologica per aver firmato per la major CBS.

Nel 1981 la Attack Punk Records pubblica il suo primo EP curato da Jumpy Velena dal titolo “Schiavi nella città più libera del mondo”, titolo che era una polemica nei confronti dell'ex sindaco di Bologna Renato Zangheri che, prima dei Fatti di Bologna dell'11 marzo 1977, amava sostenere che "Bologna è la città più libera del mondo" perché "la meglio amministrata”

Nel 1984 Jumpy Velena produce Ortodossia (EP), il primo EP dei CCCP Fedeli alla linea, al quale seguiranno altri due EP un LP. Negli anni in cui la Attack Punk Records e le sottoetichette ad essa collegate furono attive, Jumpy Velena produsse, fra gli altri, gruppi come, Tampax, Disciplinatha, Contropotere, I Refuse It!, Youth Brigade, Look Mummy Clowns, Raw Power, Underage.

Sempre nel 1984 i RAF Punk vengono invitati dalla statunitense R Radical Records di Dave Dictor dei MDC, a partecipare alla doppia compilation “International P.E.A.C.E. Benefit Compilation”, che avrebbe annoverato, fra gli altri, band come Crass, Dirty Rotten Imbeciles, Septic Death, White Lies, Dead Kennedys, Butthole Surfers, ma anche altri gruppi della scena italiana come Negazione, Peggio Punx, Declino, Contrazione, Impact e altri. Il disco uscì in collaborazione con la fanzine di San Francisco a distribuzione internazionale Maximumrocknroll, che mensilmente teneva una rubrica sulla scena hardcore punk italiana.

Nel 1986 i RAF Punk si sciolgono e per un breve periodo Jumpy Velena forma i Trans XXX. Il gruppo fu il primo tentativo italiano di unire le pratiche della ricerca identitaria tramite il sesso estremo ed l'hardcore punk.

Raf Punk - I Morti Di Reggio Emilia

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