50 anni fa il primo singolo dei Pink Floyd. Che senza Syd Barrett non sarebbero mai esistiti.
Il 1967 è uno degli anni chiave della storia della musica moderna e il marzo di quell'anno ha visto fiorire alcuni degli album più importanti della storia del rock.
L'11 marzo 2017 (secondo altri biografi il 10, per altri ancora il 7) esce nei negozi "Arnold Layne", primo 45 giri de "The Pink Floyd".
The Tea Set
"Arnold Layne", scritto da Syd Barrett, allora leader del gruppo, è incentrato su un tema inusuale, ovvero la storia di un travestito che si aggirava per Cambridge rubando indumenti femminili. Secondo quanto raccontato da Roger Waters, "Arnold Layne" era un personaggio reale: «Mia madre e quella di Syd tenevano a pensione delle studentesse perché lì vicino c'era un collegio femminile, e c'erano perennemente mutandine e reggiseni stesi ad asciugare fuori dalla finestra... e "Arnold" o chiunque fosse, li rubava dalla corda del bucato».
Nonostante il tema scabroso, dopo pochi giorni la canzone, sarebbe entrata nella Top 20 britannica e sarebbe diventata un inno della Londra underground.
Sul lato B del disco vi era "Candy and a Currant Bun", brano in cui viene trattato un altro argomento "spinoso" per quel periodo: la droga.
L'immensa carica visionaria e psichedelica Syd pervaderà l'album di debutto del quartetto, "The Piper at the Gates of Dawn", ma le sue liturgie visionarie lo porteranno presto a inabissarsi in un vortice lisergico fino a diventare, letteralmente, pazzo.
Waters lo estromette così dalla band e lo rimpiazza con David Jon "Dave" Gilmour.
Nel documentario "Syd Barrett: Crazy Diamond" prodotto dalla BBC commenteranno così l'episodio: "Syd non era più funzionale a una rock band perché stava perdendo il contatto con la realtà".
Senza "il diamante pazzo", però, i Pink Floyd non sarebbero esistiti.
The Pink Floyd - Arnold Layne
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