I messaggi in backmasking più famosi del rock - parte 1



Questa settimana parliamo di misticismo e continuiamo a vedere i messaggi subliminali contenuti nelle canzoni, spesso inseriti tramite la tecnica di backmasking. 
Un messaggio in backmasking è udibile solo se il brano è riprodotto al contrario e la sua efficacia come messaggio subliminale non è mai stata dimostrata. I messaggi di questo tipo sarebbero di varia natura: mentre alcuni autori avrebbero utilizzato il backmasking solo per inserire messaggi innocui e scherzosi, altri avrebbero immesso nella loro canzone delle incitazioni all'uso di droghe o al satanismo. 

E allora come non citare i «satanici» Zeppelin?

Il brano più famoso dei Led Zeppelin, Stairway To Heaven, celerebbe invece invocazioni a Satana. In particolare il verso “There’s a feeling I get....” (C’è una sensazione che provo) diventerebbe «I’ve got to live for Satan» (Devo vivere per Satana). 


Led Zeppelin Stairway to Heaven backwards

Nel 1985 il neoformato Parents Music Resource Center, associazione statunitense ideata con lo scopo di valutare i contenuti morali ed educativi della musica, accusò decine di gruppi tra cui proprio gli Zeppelin, i Judas Priest e perfino gli Eagles di diffondere messaggi satanici. 

Dopo essere stati accusati di inneggiare il diavolo in un verso della loro canzone Eldorado i membri della Electric Light Orchestra inserirono ironicamente in un loro successivo brano un verso che suonato al contrario recitava: «The music is reversible but time is not. Turn back. Turn back. Turn back» (La musica è reversibile ma il tempo no. Gira al contrario, gira al contrario, gira al contrario). 

Anche il ritornello di Another One Bites The Dust dei Queen ascoltato alla rovescia diventa «Start to smoke marijuana». 

Insomma, pare che inserire messaggi ascoltabili al contrario sia uno scherzetto che nel rock piace molto! E che Satana ci vada a braccetto!

The Rolling Stones - Sympathy for The Devil





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