I messaggi nascosti dei brani. Primi indiziati di backmasking: The Beatles



Lo stesso Thomas Edison, inventore del fonografo, si è accorto che ruotando al contrario i cilindri della sua invenzione “in molti casi la canzone rimane melodiosa e alcuni suoni sono dolci e originali, ma è in ogni caso completamente diversa dall’originale”. 

I primi indiziati di backmasking, la tecnica che riguarda l'inserimento di messaggi nascosti nelle registrazioni audio, sono stati, come in tutto del resto, i Beatles. Tutto ha inizio il 9 novembre del 1966, data nella quale, secondo una leggenda metropolitana, Paul McCartney avrebbe perso la vita in un incidente stradale per essere sostituito da un sosia nei Fab Four. 

Nell’ottobre del 1969 un ascoltatore di una radio Detroit telefonò all’emittente per segnalare che, ascoltando al contrario l’incipit della canzone Revolution #9, contenuta nell’Album Bianco dei Beatles, si poteva udire la frase «turn me on, deadman» (eccitami, morto). Un’altra ipotetica prova venne scovata qualche tempo dopo: vi fu, infatti, chi sostenne che facendo scorrere il nastro alla rovescia i confusi borbottii di John Lennon tra le canzoni I’m so Tired e Blackbird diventavano «Paul is a dead man. Miss him» (Paul è un uomo morto. Mi manca”). 

I Beatles e il loro management, benché per anni si siano divertiti a seminare indizi in copertine e testi, respinsero tutte le teorie e le bollarono come un «mucchio di vecchia spazzatura». A conferma comunque di una certa predisposizione a giocare con il backmasking, quando i tre superstiti del gruppo inglese arrangiarono e pubblicarono l’inedito di John Lennon Free As A Bird inserirono al termine della canzone un borbottio che ascoltato al contrario produce la frase «Hear that noise again. Guess who’s dead» (Senti di nuovo quel rumore. Indovina chi è morto).

The Beatles Revolution #9 Reversed

Revolution #9 è anche noto per essere stato usato nel processo contro il terrorista Charles Manson. L'avvocato Vincent Bugliosi della polizia distrettuale di Los Angeles disse infatti che Manson credeva che il titolo del brano fosse un gioco di parole su "Rivelazione 9" e si riferisse al racconto biblico dell'Apocalisse. Manson avrebbe identificato i Beatles con i quattro angeli dell'Apocalisse, ritenendo che essi stessero istigando lui e altri seguaci a dar vita a un nuovo ordine mondiale attraverso una "guerra razziale". Già un altro brano dei Beatles, Helter Skelter (questa volta di McCartney) era divenuto famoso per lo stesso motivo.

Un altro brano dei Fab Four altro avvolto nel mistero “Kiss Kiss Kiss”, scritto da Lennon interpretato da Yoko. Ascoltandolo al contrario, si sente: “Satana sta venendo…sei sei sei” e ancora “…abbiamo sparato a John Lennon…”. Questo disco usci qualche settimana prima dell’assassinio di Lennon e pare che anche questo brano sia stato citato da Mason come fonte di ispirazione per compiere il delitto.

John Lennon & Yoko Ono - Kiss Kiss Kiss

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