Le libellule che si fingono morte per evitare i maschi


Che le donne abbiano da sempre problemi legati a commenti o approcci poco graditi da parte del sesso maschile è cosa ormai nota. E spesso si rimane così spiazzate o impaurite da non sapere come reagire. Ma non tutti sanno che è cosa poco gradita anche nel mondo animale.
Le femmine di una diffusa specie di libellula, il dragone alpino (Aeshna juncea) hanno infatti sviluppato una tattica estrema per allontanare i partner indesiderati: simulano una caduta letale, e giacciono immobili finché il pretendente non si allontana. 
Quando depongono le uova, le femmine di questa specie sono vulnerabili perché, a differenza di altre libellule, non possono contare su un maschio che vigili sui nascituri. Un singolo rapporto basta a fertilizzare tutte le uova; un secondo, rischierebbe di danneggiarne il tratto riproduttivo. Di solito le future madri libellule rimangono nascoste nella vegetazione. Il finto tuffo "kamikaze", in parte pericoloso, sembra l'ultima risorsa, da adottare quando il numero di maschi nei paraggi è troppo alto per passare inosservate.

Fingersi morte per evitare i predatori è una strategia piuttosto diffusa tra le libellule. Le femmine di dragone potrebbero averla estesa anche alla sfera "di coppia", per evitare approcci molesti.

Rassim Khelifa, biologo dell'università di Zurigo, ha osservato il curioso comportamento mentre studiava le larve di dragone sulle Alpi Svizzere. All'improvviso ha visto una femmina tuffarsi platealmente al suolo e rimanere distesa sul dorso, apparentemente senza vita, salvo poi tornare a volare appena rimasta sola. La tattica della "finta morta" è stata documentata su 27 delle 31 femmine femmine di libellula studiate, e in 21 casi ha funzionato.
Fonte: Focus via 


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