La crisi spirituale: Vishnu VS. Shiva
Nell’idea di crisi sono incluse sia la nozione di problema sia quella di superamento del problema. La crisi è tale proprio in quanto avviene questo passaggio. Comunemente questo senso è stato ridotto: al posto della nozione di superamento, che pare scomparsa, troviamo quella di accettazione. La crisi come causa e non come effetto.
E allora che cazz...arola di stabilità vogliamo? Quella di cui parlano i buddisti e gli hindusti? Si tratta però di uno stato transitorio: infatti, Vishnu, il dio hindu della permanenza, non può mantenere le cose in uno stato costante perché Shiva, il dio della distruzione, fa cadere tutte le torri che ha edificato il grande regista Brahma, il dio della creazione.
Nel punto in cui la crisi è pungente anche gli atei parlano, almeno un po', con dio. Questa parte di umanità "luciferica" può anche bere un prosecco con il Creatore e chissà, parlare dell’ultimo album di King Khan.
E come dice King Khan: "Tutti pazzi!"...chissà se è il mantra più appropriato per questo interim critico...
Nel punto in cui la crisi è pungente anche gli atei parlano, almeno un po', con dio. Questa parte di umanità "luciferica" può anche bere un prosecco con il Creatore e chissà, parlare dell’ultimo album di King Khan.
E come dice King Khan: "Tutti pazzi!"...chissà se è il mantra più appropriato per questo interim critico...
Scritto in collaborazione con Juli Wexel, giornalista, docente di portoghese e speaker radio e Tv in Brasile.
Kultiration - Constant Waterfall
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