Il Good Mourning ha l'oro in bocca: intervista a Serena, co-fondatrice di Salone del Lutto


“Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull’estinzione”. Questa la frase di apertura de Salone del Lutto, blog e pagina FB che ha raggiunto 45.000 like, un luogo dove si ironizza sulla morte in modo delicato e mai banale, tramite fotografie, musica, notizie e cultura e che ogni mattina mi da il buongiorno al grido di Good Mourning, cioè buon lutto!
Ospite ai microfoni di Normcore Serena, co-fondatrice della pagina nonché una delle due Signore del Lutto.

Serena, Signora del Lutto

Silvia, Signora del Lutto

Ciao Serena, com’è nata l’idea del Salone del lutto? 
Sicuramente nasce da una passione comune mia e di Silvia, l’altra Signora del Lutto, con cui seguo questo progetto. Oltre l’amore per luoghi, arte e letteratura che hanno come tema la morte, il nome è nato, come idea, da una gaffe. Fu durante il Salone del Libro di qualche anno fa all’indomani di una missione in Afghanistan conclusasi tragicamente con l’uccisione di alcuni militi italiani. Al Salone del Libro lo speaker di turno inizia la sua presentazione ma, con la morte nella testa, sbaglia. «Siamo qui, al Salone del Lutto…». E noi ci siamo dette: che figata! Questo nome ci può piacere per fare qualcosa. E così dal nome, da alcune idee e da un periodo particolare è nato il Salone del Lutto, il 5 maggio del 2012.

Un giorno significativo! Ma perché avete scelto di trattare online un tema che è socialmente poco accettato?
Nasce sicuramente per parlarne, per parlare di una cosa che obiettivamente è comune a tutti, che fa parte della vita. E tenere conto che in ogni momento può essere presente, fa anche apprezzare di più ogni momento che si vive. Quindi non è solo un luogo macabro o particolarmente luttuoso. In realtà si scopre che poi non è così fuggito dalla gente, anzi. I nostri follower ce lo confermano: quarantacinquemila persone che amano trattare l’argomento con ironia, che è un po’ la tipicità della nostra pagina e del nostro modo. E’ una buona conferma, un buon dato. Poi, ovviamente, una parte di persone che “si gratta” al solo nominare la morte ci sarà sempre ma questo fa parte del tutto. 

Ma sì, è un inno alla vita, come in Messico che festeggiano il giorno dei morti con colori e scheletrini meravigliosi, perché non farlo anche qui!
Perché non farlo anche qui e parlando di tutto! Cinema, abiti, cibo, letteratura, musica, arte e tutto ciò che ha a che vedere con questo tema!

Gli hashtag. Come dicevo introducendoti, già il buongiorno con Good Mourning è geniale.
E c’è ancora qualcuno che ci chiede ancora perché, che cosa significa, Good Mourning. Poi c’è #summortime, per il periodo estivo e uno molto carino: l’happytaffio, epitaffi particolarmente ironici di personaggi scomparsi. E ancora #qualcunopensiaibambini che sono giochi e attività didattiche da fare per i piccoli luttuosi. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato le immagini della Barbie da mummificare dove una bambina spiega il procedimento seguendo quello egizio. E’ un modo per imparare. I servizi educativi del Salone del Lutto arrivano in soccorso a tutte le mamme, i genitori, gli zii che nel fine settimana non sanno cosa fare. Ci sono un sacco di giochi, come comporre il tuo scheletrino, nelle nostre proposte didattiche.



Meraviglioso! Mummifichiamo la Barbie, così ce la togliamo pure dalle balle! Voi organizzate anche degli eventi, insomma uscite anche live?
Sì, SdL esce anche live in alcuni eventi, che possono spaziare dalla presentazione di libri a tema in cui il Salone del Lutto si è fatto presentatore fino a eventi organizzati come in occasione della festa dei morti del 2 novembre o del 31 ottobre. Ad esempio due anni fa siamo stati a Parma con il Rumore del Lutto in un evento. Oppure uno dei nostri eventi che sono stati più ripetuti sono stati sicuramente i “Banchetto Funebre per cose futili”, una sorta di cena letteraria che partono da una suggestione di Huysmans. Da questa suggestione è stata messa in scena la serata diverse volte e anche sulla nostra pagina si trova un video di una delle ultime cene con una performance piuttosto teatrale in occasione dell’apertura di una grande mostra sul gotico e neo-gotico in Piemonte che c’è stata nel 2014.

Un Banchetto Funebre di SdL

E a proposito di #summortime avete anche organizzato altri eventi estivi?
Sì, alcuni anni fa avevamo organizzato un déjeuner sur le tombel'herbe a un cimitero a Torino, il cimitero di San Pietro in Vincoli, che non è più utilizzato come cimitero ma come spazio culturale. E poi nel periodo ferragostano era stato organizzato l’evento #perquellicherestano, altro hashtag, dedicato a chi restava nei giorni di Ferragosto e per cui organizzavamo attività culturali, visite a mostre, pic-nic a mezzanotte e cose simili.

Si può dire che siete molto vitali!
Pensa che a settembre siamo state al festival di letteratura a Mantova dove avevamo organizzato la prima edizione del Banchetto Funebre e una signora alla fine del banchetto ci ha chiesto: ma perché non tornate a rallegrarci? E ho risposto: ma come, a Mantova avete bisogno del Salone del Lutto? E’ stata molto carina!

Visto che pubblicate diversi oggetti "luttuosi" sulla vostra pagina FB, avete anche dei gadget di SdL? 
Abbiamo fatto delle spilline che davamo in omaggio in certe manifestazioni o all’interno del blog per qualche particolare concorso indetto. Inoltre nel periodo natalizio facciamo sempre dei gadget da scaricare online come per esempio il calendario dove ci sono il morto del giorno con frasi o epitaffi del morto celebre. In che morto sei nato, è proprio per vedere durante il giorno di nascita qual è il personaggio che è morto e cosa lascia. Oppure, oltre al calendario, un anno abbiamo fatto la smorfia del Salone del Lutto, con i numeri della smorfia rivisti.

Grazie Serena per essere stata con noi. Facciamoci vive presto e ricordiamo dove vi possiamo trovare.
Esatto, non manchiamo e facciamo vive! Ci trovate sulla nostra pagina Facebook e sul nostro sito Salonedellutto.com


Pink Floyd - The Great Gig In The Sky

« And I am not frightened of dying. Any time will do; I don't mind.
Why should I be frightened of dying? There's no reason for it—you've gotta go sometime. »

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