Il Cecil Hotel, l'albergo degli orrori di L.A., diventerà un monumento


Il Cecil Hotel, ribattezzato nel 2013 come Stay on Main, dato che è al 640 di Main Street, è  un albergo di circa 600 stanze situato nel cuore di Los Angel, nei pressi di Skid Row.  Sorto nel 1924 come albergo low cost in grado di offrire camere per disabili, anziani e e poveri, poi rimodernato negli anni ’50 in modo che potesse fungere anche da residence, l’hotel non è divenuto famoso per i suoi servizi, ma per gli orrori che ha accolto nelle sue stanze, tanto da inspirare anche puntate di serie tv come in "American Horror Story".

Quelle camere sono state, infatti, oggetto di più di 15 fra omicidi, suicidi o incidenti negli ultimi 80 anni, Un numero che, visto le enorme via vai di persone passate da lì, potrebbe anche non sembrare così alto ma sono i "casi" capitati in quell'albergo a far crescere l'atmosfera pulp.

Il primo suicidio noto è del 1931, quando un quarantaseienne ingerì capsule di veleno nella sua camera. 
Da lì si susseguono una serie di morti inquietanti o strane coincidenze. Nel 1946 Elizabeth Ann Short, nota come la Dalia Nera, giunta a Hollywood con la speranza di poter entrare nel mondo dello spettacolo (ma riuscì solo ad avere ruoli in film pornografici, all’epoca illegali anche negli USA), fu vista viva l’ultima volta nei pressi del Cecil Hotel per essere poi ritrovata a pezzi la mattina del 15 gennaio 1947 a Leimert Park, un quartiere meridionale di Los Angeles, diventando uno degli assassini irrisolti più noti d'America.

La Dalia Nera


Pochi anni dopo, il 22 ottobre 1954 Helen Gurnee cade dalla sua stanza al settimo piano del Cecil Hotel, schiantandosi sull’insegna dell’albergo. Una settimana prima si era registrata sotto falso nome: Margaret Brown. Non si scoprirà mai il motivo del suo gesto estremo nè il perchè non avesse voluto dichiarare la sua vera identità. L’11 febbraio 1962 Julia Moore si affaccia ad una finestra dell’ottavo piano e si lascia cadere nel vuoto, frantumando un lucernaio intrno del secondo piano prima di toccare terra. Muore sul colpo. Non viene ritrovato alcun biglietto che lasci intuire un gesto premeditato ma viene rinvenuta solo una ricevuta dell’autobus timbrata del valore di 59 centesimi e un libretto di risparmio della Illinois National Bank del valore di 1800 dollari. Le cause del suicidio o presunto tale non verranno mai accertate. Il 12 ottobre dello stesso anno la ventisettenne Pauline Otton tenta il suicidio dopo un furioso litigio con l’ex marito, Dewey. Si lancia nel vuoto dal nono piano, atterrando sull’ignaro passante George Gianinni. Entrambi muoiono sul colpo sul marciapiede antistante l’ingresso dell’albergo.

Satanista, mai pentito dei suoi crimini, il serial killer Richard Ramirez, conosciuto come Night Stalker, nella sua stanza del Cecil Hotel da 14 dollari a notte mutila, stupra e tortura 14 vittime negli anni '80 seguendo un rituale satanico ben preciso e gettando nel panico tutta Los Angeles.


Stesso discorso per Johann "Jack" Unterweger, austriaco che trucidò diverse prostitute negli anni '90. Le stupra e le strangola con il loro reggiseno: modalità che utilizzerà per ognuno dei suoi 11 omicidi tra l’Austria e gli USA. 

Johann "Jack" Unterweger

Da lì in poi la scia di sangue non si ferma, nonostante i ripetuti tentativi di riqualificare il Cecil Hotel.

A fine febbraio del 2013 i clienti del Cecil Hotel chiamano la reception: la pressione dell'acqua è bassa, non funziona. Un tecnico sale sul tetto dell'albergo di Los Angeles e comincia a controllare le cisterne: dentro una di queste trova il corpo, in avanzato stato di decomposizione, di una giovane studentessa canadese. Come è finito lì dentro? 

Se questo non vi sembra abbastanza strano e inquietante, dovreste vedere il video che riprende lei, la 21 enne Elisa Lam, all'interno di un ascensore poco prima di finire in quel serbatoio. 



L'ultimo fatto di cronaca nera riguardante l'hotel è del 2015, quando un 28enne si suicidò gettandosi dalla sua stanza. 

Ebbene, il mitico Cecil Hotel è stato nominato come edificio "storico culturale" della città degli angeli. In pratica, un monumento. Con voto unanime, il consiglio cittadino ha infatti deciso che quel palazzone nato nel 1924 nei pressi di Skid Row, 600 camere a basso prezzo, va riconosciuto come un "esempio rappresentativo degli inizi dell'industria americana", un premio in onore di quell' "albergo del ventesimo secolo e del suo progettista, Loy L. Smith, importante architetto dell'epoca".

Oggi, a quell'hotel "degli orrori" che è persino stato al centro di alcuni tour turistici specializzati, va lo status di "monumento": un riconoscimento alla sua storia ma anche - sottolineano i giornali locali - un'opportunità per pagare meno tasse durante i nuovi e annunciati lavori di riqualificazione. L'ennesimo tentativo per rilanciarne l'immagine.

Come si dice in questi casi: a morire e a pagare c'è sempre tempo.

The Clash - Somebody Got Murdered

Commenti

Post più popolari