Il suono del silenzio



Questa settimana indaghiamo un argomento particolare per un blog che si occupa di musica: il silenzio. Questo perché ormai le nostre giornate sono punteggiate dalla presenza continua di suoni penetranti, che si infiltrano spesso inconsciamente: la costante presenza di Tv nei bar o nei ristoranti, il traffico nelle strade, i cellulari e i loro mille avvisi... 

Il silenzio per noi è diventato qualcosa di angosciante, insopportabile o noioso. 
Ma il silenzio è parte integrante del mondo dei suoni, anche se può sembrare paradossale. Si potrebbe, infatti, obiettare che il suono è presenza di vibrazioni mentre il silenzio è non-suono, cioè assenza di vibrazioni (o onde). Molto spesso viene quindi associato alla parola “silenzio” il significato di un’assenza e per contro i suoni rappresentano la vita, l’azione. Niente di più sbagliato. 
Anche il silenzio è una presenza, esso è parte integrante della vita e quindi ha sempre un significato e un valore. 

Jean Paul Sartre ha scritto: “Si stia pure fermi e muti come sassi, la nostra stessa passività sarà un’azione”. In realtà, non sappiamo nemmeno se il silenzio assoluto esista, ma quasi sicuramente no, perché anche il vento produce un suono, gli animali, le foglie. 

E’ più corretto affermare che ci sono suoni che noi umani riusciamo a percepire e altri no e i nostri amici animali ce lo dimostrano in continuazione, come ad esempio i cani con gli ultrasuoni.

Fonte: Piero Quarta "Il silenzio in musica: l’importanza di ciò che non si percepisce" 

Portishead - Silence 




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