I 50 anni di Sgt. Pepper: un giorno o per sempre nella vita


Dal giorno in cui fu pubblicato, il 1 giugno del 1967, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band passò 148 settimane nella classifica Inglese, di cui 27 al numero 1. Negli Stati Uniti passò 88 settimane in classifica, di cui 15 al primo posto. Vinse 4 Grammy Award, fra cui Album dell’anno, e rimane uno dei più influenti e venduti dischi di tutti i tempi. Nel 2003, la biblioteca del congresso americano ha selezionatoSgt. Pepper per il National Recording Registry, riconoscendo all’album un valore “culturale, storico ed estetico”. Sgt. Pepper è al primo posto della classifica dei 500 più grandi album di tutti i tempi della rivista musicale Rolling Stone.

E proprio in questi giorni, per la precisione dal 30 al 2, sarà proiettato nelle sale cinematografiche The Beatles: Sgt Pepper & Beyond. Mentre il fortunato Eight days a week di Ron Howard raccontava la nascita del mito e l’incredibile “stagione” live dei ragazzi di Liverpool, The Beatles: Sgt Pepper & Beyond affronta i dodici mesi cruciali della carriera della band: dalla decisione di sospendere l’attività dal vivo, con l’ultimo concerto che si tenne il 29 agosto 1966 al Candlestick Park di San Francisco, all’idea, venuta in aereo a Paul McCartney, di dare una nuova veste al gruppo, creando la band del Sgt. Pepper.

Ma arriviamo al brano di chiusura. Uno dei capolavori dei Fab Four. Il testo si sviluppa giustapponendo quattro nuclei narrativi diversi. La prima e la quarta parte si riferiscono infatti a due notizie tratte dal Daily Mail del 17 gennaio 1967 e rielaborate da Lennon in chiave surreale e umoristica: il 18 dicembre 1966, Tara Browne, erede dei Guinness, figlio di un membro della Camera dei lord, nonché amico di John Lennon e Paul McCartney, perde la vita in un incidente d'auto; il secondo parlava delle circa quattromila buche nelle strade di Blackburn, nel Lancashire. Il nonsenso voluto fu creato unendo il verso: «Now they know how many holes it takes to...» e un trafiletto che parlava di un'importante esibizione alla Royal Albert Hall. La liaison fill fu suggerita a Lennon da Terry Doran, collaboratore del gruppo. Nella seconda parte è presente un riferimento indiretto al film Come ho vinto la guerra di Richard Lester (dove John recita una parte), satira antimilitarista tratta dal libro di Patrick Ryan. Poiché il film uscì solo verso ottobre, a più di tre mesi dalla pubblicazione di Sgt. Pepper, la battuta si capì solo più tardi.



The Beatles - A Day In A Life

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