La Crisi, da concetto positivo a interpretazione negativa


Questa settimana si parla di un argomento molto attuale, una parola che ormai sentiamo quotidianamente: la crisi. La crisi ha tantissimi significati che ci colpiscono nel quotidiano e nell’intimità e allora parleremo di tutte le sue sfaccettature grazie alla collaborazione di Julie Wexel, giornalista, professoressa di portoghese e conduttrice radio e televisiva in Brasile.

Per poter diventare qualcosa di diverso da sé stessi, come uno scarafaggio di Kafka, il cibo nella pancia di una balena biblica, una farfalla o una mosca nei famosi film è necessario rivoltarsi, rovistarsi e anche decostruirsi. La bella donna che promuove questa trasformazione a volte inudibile, a volte affascinante come un valzer austriaco, a volte rumorosa come un cane pazzo, è molto elegante ma talvolta un po' pesante. 
Questa donna si veste in modo sobrio, ma la sua presenza non può essere rifiutata. 
La Signora Crisi è polifunzionale. Spinge avanti, fa rimuginare, frastorna quasi da morire, ma con una velocità che mentre ti fa marcire e morire, si può nello stesso infra attimo, rinascere con altro colore, un’altra pelle, un’altra respirazione, un altro sé. 

Dalla crisi del big bang alla crisi della micro intimità, cosa sarebbe di noi senza di lei, che fa girare le nostre più recondite emozioni, i sentimenti più profondi, fa emergere le idee e riesce a portarli alla luce? 
I rumori della crisi si possono sentire anche nei movimenti artistici e musicali che dichiarano: la crisi è la mia pace! Rock, punk, hardcore, blues sono fatti della più pura materia critica che i greci chiamavano Krisis. E che nella sua origine vuol dire decisione, giudizio, separazione. 

Infatti, in origine il termine “crisi”, di derivazione greca originariamente indicava la separazione, provenendo dal verbo greco “separare”, e non aveva quindi alcuna accezione negativa. Il verbo era utilizzato in riferimento alla trebbiatura. Da qui “crisi” acquistò poi una serie di significati secondari, già presenti nella lingua greca: “scelta”, “giudizio”, soluzione” e “disputa”, “gara” e come ultima accezione di ambito medico , “fase critica” cui si collega l’accezione di “crisi”, cioè “periodo critico”. 

Il trait d’union sta nell’idea astratta, suggerita dalle parole come “fase” o “periodo”, di un processo in atto, ovvero di un’evoluzione nel tempo di una data situazione. L’idea di mutamento non è ancora connotata positivamente o negativamente, come poi avverrà nel ‘900. Ma ciò che ancora sopravvive nel signficato della parola è l’idea di evoluzione delle cose, di una situazione, di una condizione fisica o psichica nel tempo.

La crisi rischia di travolgerci e spingerci sott'acqua ma, come ogni grande onda, si può sempre surfare e uscirne da leoni!



Barry McGuire - Eve of Destruction

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