La teatralità nella musica: da Frank Zappa, ai Velvet Underground fino al glam rock
Esperienze più radicali che ripetono e si rifanno alla migliore avanguardia teatrale del Novecento sono quelle di Frank Zappa and the Mothers of Invention dove il pubblico viene coinvolto direttamente, quasi a partecipare delle atrocità raccontate nelle canzoni. Zappa sviluppa fino alle estreme conseguenze il suo incontro di rock, teatralità e musica colta: da ciò ne scaturiva lo spettacolo con l'insieme dei musicisti che si costituivano parte integrante del pensiero musicistico di Zappa in maniera straordinariamente spontanea. Il tutto ha come scena il Greenwich Village di New York, nel piccolo teatro off Garrick.
A pochi passi da questo luogo, allo Scene di Midtown, si svolge l'Exploding Plastic Inevitable, dove i concerti dei Velvet Underground, gruppo intellettuale e trasgressivo,sembrano rituali officiati dal gran sacerdote Andy Warhol. Il cantante e poeta Lou Reed, il musicista di estrazione colta John Cale, la chanteuse Nico danno vita a un rock ipnotico e scheletrico, con un'eclettico mix di minimalismo, musica colta e canzone d'arte europea. Warhol aggiunge elementi teatrali, come il ballerino Gerald Malanga, che danza in performance sadomaso, mentre si susseguono sulla scena cortometraggi underground girati dallo stesso Warhol.
Meno eccezionali, ma con non minore carica esplosiva sono anche le esibizioni dei Doors e degli Who. Sono questi ultimi, preceduti dai soli Pretty Things con S. F. Sorrow, che aprono la stagione delle opere rock, con Tommy (1969), a cui farà poi seguito Arthur dei Kinks.
Da lì prenderà avvio la stagione del glam rock, con David Bowie e la sua Ziggy Stardust...
The Pretty Things - Private Sorrow
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