La musica in Giappone: le sperimentazioni degli anni '70


Ad oggi il genere che si sta sviluppando di più, soprattutto tra i giovani, è quello conosciuto come J-pop (Japanese Pop) che iniziò ad affermarsi già nei primi anni ’90; l’attuale J-pop però attinge le sue radici nella musica pop e rock degli anni ’60.

Parlare di un genere musicale più diffuso in Giappone è comunque riduttivo per via dei molti e costanti “esperimenti musicali” che vedono come risultato l’incrocio di più categorie, di tematiche e di contesti diversi.

Lo stesso termine J-pop ha due tipi di letture: in Giappone i negozi di dischi solitamente dividono la musica in quattro grandi categorie: J-pop, enka - cioè tradizionale-, classica ed internazionale; questo vuol dire che si definisce "J-pop" tutta la produzione nazionale senza alcuna distinzione di genere dai più soft ai più duri. All'estero, invece, si è soliti distinguere ogni genere musicale giapponese con il suo corrispettivo occidentale, anticipato da una "J-": nascono così i termini J-rock, il J-jazz, il J-ska eccetera. 

Un Tower Records a Tokyo

Una delle più famosi cantanti di enka, la musica tradizionale, conosciute anche in occidente, è Meiko Kaji, cantante la cui carriera, iniziata negli anni ’70, è strettamente correlata a quella cinematografica. Infatti, la Kaji canta spesso le colonne sonore dei film in cui appare. Nel 1973 recita la parte di Yuki nel film Lady Snowblood, che in seguito sarebbe diventato un cult movie in occidente. Il film si basa su un manga di Kazuo Koike, creatore anche dei manga Crying Freeman e Lone Wolf and Cub. Il film ha ispirato i due film che compongono Kill Bill di Quentin Tarantino e ha avuto un seguito: Lady Snowblood 2: Love Song of Vengeance. La colonna sonora di Lady Snowblood curata dall’Elvis giapponese, Masaaki Hirao, conteneva un suo brano che sarà poi riutilizzato anche da Tarantino in Kill Bill.

Meiko Kaji - Shura no Hana

Ma, come nel resto del mondo, anche in Giappone gli anni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 hanno visto nascere diverse sperimentazioni musicali. Tra questi pionieri il produttore, cantante e compositore Kazuhiko Kato, detto anche Tonovan, per via della sua amicizia con il cantante britannico. Membro dei Folk Crusaders nei primi anni ’60, fonda con la moglie i Sadistic Mika Band nei primi anni ’70, trasferitisi a Londra affascinati dalla nascente scena glam rock guidata dai T-Rex e da David Bowie. Registrano così nel 1973 il primo singolo, Cycling Boogie e il primo album omonimo. Kato passa l’album a Malcom Mc Laren che al tempo aveva un negozio con Vivienen Westwood che lo passa a Brian Ferry. La Sadistic Mika Band, il cui nome era parodia della Plastic Ono Band, ha visto la collaborazione di diversi artisti tra cui e cui Ryūichi Sakamoto, Akiko Yano e Hosono ed ha conquistato l’attenzione a livello internazionale essendo il primo gruppo giapponese ad esibirsi in Inghilterra nel ’75, in apertura ai Roxy Music. Da un loro live alla Tv giapponese del 1975 ci ascoltiamo Suki Suki Suki.

Sadistic Mika Band - Suki Suki Suki

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