L'organo che trasforma le onde del mare in musica


Questa settimana si parla della connessione tra architettura e musica. Tradizionalmente gli architetti sono abituati a pensare in termini visuali e non sonori perché si muovono in una concezione di spazio vuoto in cui collocare degli oggetti che a loro volta catturando, e incorporando il vuoto lo rendono espressivo, ma anche funzionale. 
Ma alcuni architetti ribaltano il concetto, lo spazio che indagano non è solo un vuoto ma, investito da onde sonore, tende a diventare concettualmente un pieno che può essere attivato dal suono e anche da tanti altri campi che lo riempiono.

E si potrebbe chiamare proprio onde sonore l'opera dell’architetto croato Nikola Bašic che ha costruito un organo in grado di trasformare le onde del mare in suoni. La struttura,  parte di un progetto di ricostruzione del fronte costiero della città, distrutta durante la seconda guerra mondiale, è situata lungo la banchina del molo di Zara: qui sono state nascoste trentacinque canne di polietilene, poste sotto i gradoni bianchi che scendono verso il mare, che grazie all’aria spinta delle onde entrano in vibrazione dando vita ad arrangiamenti casuali.

Il suono del Sea Organ di Nikola Bašic

A seconda di come le onde entrano a contatto con l’organo si producono sette accordi e cinque tonalità, tipici della musica dalmata. 

Suede - By The Sea

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