L'ironia che salva i cani "sfascioni": intervista ad Alessandra, volontaria di Progetto Quasi



Vi sconsigliamo caldamente di leggere questa pagina se non siete dotati di un livello di comprensione medio-alto della realtà, di una buona dose di ironia, sarcasmo e anche di una punta di humour nero. Se siete degli analfabeti funzionali e lo dimostrate con commenti che denotano scarsità delle qualità sopraccitate, vi sarà fatto notare. E con ogni probabilità, non solo da noi. “

Queste le raccomandazioni per i visitatori nella pagina FB di Progetto Quasi, un’associazione NON CONVENZIONALE che si occupa di “recupero, cura e adozione di cani abbandonati e maltrattati, con un occhio speciale per cani disabili, anziani, sfascioni e quasi tiepidi”. Uno stile autoironico e dissacrante in pieno stile Normcore: antirazzista, antispecista, antisessista, che non poteva non farmi innamorare di loro. 

Nata sei anni fa in seguito a un incontro fra Fabiana (oggi Presidentah), logopedista di professione, e Bethania, madre in un bambino che lei aveva in cura, oggi riunisce una decina di volontarie più Pietrone, il bellissimo super veterinario, per cercare una casa ai cani più sfortunati. Tra le volontarie più attive Alessandra, meglio nota come Don Rodrigo, che ci racconta un po’ di questa pazza impresa.

Alessandra "Don Rodrigo" - evidentemente senza baffi - in compagnia di Granchio e Pixel. 
"In due non fanno un cane intero" (cit.)

Ciao Alessandra, anzitutto perché il soprannome del malvagio dei Promessi Sposi?
Don Rodrigo risale al tempo delle scuole medie perché io avevo i baffi e un simpatico compagno di scuola mi chiamava così. Questa cosa è rimasta un po’ nel dimenticatoio e l’ho tirato fuori durante una diretta di un programma radiofonico che Fabiana, la Presidentah, e io facciamo occasionalmente. Fabiana è impazzita, si è strozzata durante la diretta, e da allora son diventata Don Rodrigo. Come anticipavi tu l’autoironia è parte di noi.

Beh, decisamente, ridi anche dei bulli!
Sì, in effetti era un vero atto di bullismo ma abbiamo ironizzato anche su quello. Comunque io non ho più i baffi.

E lui?
E lui è in carcere. Non e uno scherzo, è vero!

Meraviglioso! Visto che ho anticipato brevemente come nasce il Progetto Quasi, che immagino sia la domanda noiosa che ti fanno tutti, ti chiederò: chi è Quasi?
Quasi è il cane simbolo del progetto, il cane della nostra Presidentah. È una femminuccia affetta da una sindrome genetica piuttosto rara, la sindrome del babbuino o della spina corta. In pratica è un cane compresso, un cane bauletto. Si chiama Quasi perché Fabiana veniva innondata di domande: ma è quasi un cinghiale? È quasi un maiale? È quasi un cane? E allora è diventata Quasi.

Quasi in relax nella sua cuccia

Con che criterio salvate un cane piuttosto che un altro? E dove li tenete? 
I cani devono essere assurdi, ovviamente, ci devono piacere, quindi ci mettiamo anche del gusto personale per l’assurdo. Principalmente si tratta di cani presenti nei canili del Lazio, tranne alcuni casi particolarissimi cui offriamo un'opportunità. Noi facciamo solo stalli casalinghi: Behtania, la vice-Presidentah, ha messo a disposizione casa sua che è diventata una vera e propria casa famiglia dove contemporaneamente ospita 4 o 5 dei nostri sfascioni. Un altro ce l’ho io a casa. Si tratta di cani che vivono una situazione domestica e non ci sono box. Nel momento in cui li prendiamo noi vengono gestiti come fossero un nostro cane fino all’adozione.

Kömòdjno durante una visita in clinica

Granchio, Vinile (che gira in tondo) Goblin (che soffre della stessa patologia di Quasi), Kömòdjno (nome versatile che indica sia il mobile sia il lucertolone), l’hashtag #machebelcane: avete davvero una fantasia estrema. Chi trova il nome adatto ai cani?
Noi abbiamo una Presidentah che è dotata di una grande fantasia e lei lo dice sempre: il naming da noi è arte. E i cani ci ispirano per i nomi. L’80% sono frutto della fantasia di Fabiana e per il 20% ci cimentiamo anche noi. In alcuni casi ci arrivano cani con nomi, purtroppo, terribili e li teniamo, tipo Fluffi. 

Il santino di San Pietrone, protettore degli sfascioni, assieme a Granchio


E come fate a sostenere le spese?
Viviamo di donazioni dei privati e abbiamo un evento molto atteso che i nostri “fans” chiedono a gran voce. È un’asta dell’assurdo - anche in questo caso ovviamente - in cui le persone donano i propri oggetti, circa 500-600, e il cui ricavato va all'associazione. Abbiamo un campionario che va dalla cena con Magalli a una cena con noi e Pietrone, il sexy veterinario, alla lezioni di bondage o i glitter per le parti intime, fino al piatto da regalare alla nonna… ce n’è veramente per tutti i gusti. Dovremmo farla a novembre, così sarete pronti per i regali natalizi e potrete scegliere un bellissimo oggetto. Poi facciamo anche alcuni eventi e occasionalmente aste lampo, come il santino del nostro veterinario. 

La cena con Magalli

Il vostro progetto è stato appoggiato negli anni da diversi artisti. Kama - cantautore che ha collaborato con Carmen Consoli, Afterhours, Bluvertigo e Bugo - ha scritto una canzone apposta per voi, Djanlooca. Ma chi è Djanlooca?
Djanlooca, dove la D è muta, è un cane che ha avuto tantissimo successo sulla nostra pagina. È un cane a cui molto probabilmente, ma non possiamo chiederglielo, gli è esploso un petardo in bocca e ha subìto la rimozione di tutta la parte anteriore del muso rimanendo con i denti di fuori. Ha avuto talmente successo che Facebook ha persino rimosso le immagini, ritenute violente. Ma, al di là di questo, è un cane molto dolce e benché provato ha un carattere eccezionale ed è stato ispiratore per Kama di quella che è la nostra suoneria: Djanlooca, che la D è muta. Lui è stato carinissimo, ha messo a disposizione di Progetto Quasi i proventi ricavati su I-Tunes, dove è possibile scaricarlo. 
(Potete  scaricarla anche qui con una donazione di 5 euro che andranno a Progetto Quasi, Ndr)

Tra i tantissimi artisti anche diversi illustratori hanno creato delle opere apposta per voi, tra cui il più famoso è il vignettista Zerocalcare. Come è accaduto?
Abbiamo diverso merchandising partito dal suo disegno che gira intorno all’hashtag #mangiarebiscotto. Quest’estate Fabiana in una calda giornata di agosto ha fatto un video in cui diceva “Mangiare? Mangiare biscotto?” alla famosa Quasi e da lì è nato un hashtag che è diventato virale. I Vip ci hanno mandato i video in cui lo facevano con i loro cagnolini e molti disegnatori si sono prestati a fare vignette e disegni basati sul #mangiarebiscotto. 

La maglietta disegnata da Zerocalcare per Progetto Quasi che potete acquistare qui


Il vostro linguaggio vi ha sottoposto a grandi critiche e attacchi da parte di persone che mancano decisamente di intelligenza e ironia. È sicuramente un ottimo modo per pre-selezionare gli umani ma la cosa più bella è il riconoscimento che avete istituito per costoro: il meraviglioso premio "Pigna in Culo".
È un premio speciale per le persone che non capiscono la nostra ironia, che non capiscono che noi li salviamo, ci scherziamo ma li salviamo e iniziano a scrivere cose del tipo: “Vergogna! Povero cane! Li maltrattate! Io vi denuncio, vi blocco!”. Il premio Pigna  In Culo nasce non ci ricordiamo bene da quale post. Molto probabilmente pensiamo che derivi da un post di un cane che aveva denti stortissimi; mettemmo la sua foto ad Halloween e ci accusarono di aver messo la dentiera al cane. Che è molto divertente, ovviamente, chi non mette la dentiera ai cani? E da lì è nato il premio Pigna In Culo.

Il mitico Djanlooca

Il motto di Normcore è LABELS ARE CONTAINERS NOT FOR PEOPLE, ma ovviamente  anche FOR DOGS. Il vostro modo di raccontare le storie dei "quasi" cani è molto dissacrante e divertente ma cela una voglia di uscire dagli stereotipi, di andare oltre la compassione. La sfiga tira sfiga? 
Assolutamente sì. Non ci piace l’approccio di piangerci addosso, piuttosto ci ridiamo su. E funziona, abbiamo quasi 70.000 like, abbiamo fatto adottare più di 350 cani, molti dei quali erano in canile a fare la muffa da decenni. Quindi lo diciamo: funziona!

Cosa ne pensa Stortino

Chi è il cane Normcore di Progetto Quasi?
Ce ne sono tanti però sceglierei BNANA, da banana split, un cane un po’ sciolto sul muso. È un cane cui avevano sparato, aveva numerosi pallini sul muso, e purtroppo aveva perso parte del muso e l’altra metà era squagliata sui denti. Lui è un cane bellissimo e per niente traumatizzato da quello che gli è successo.

Il commento di Lord Voldemort alla vista di BNANA

E infatti è anche il protagonista della copertina della puntata di Normcore! La Normalità è davvero Hardcore.

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