I 50 anni di The Mothers of Invention - Absolutely Free
A distanza di un anno dal suo debutto discografico, Zappa e i suoi Mothers of Invention tornano alla carica nel 1967 con Absolutely Free.
Registrato nel novembre del 1966, l'album fu pubblicato il 26 maggio del 1967 dopo la censura a cui furono sottoposti i testi. A partire dalla ristampa su CD del 1988, sono stati aggiunti, in mezzo alle due suite, due bonus track che erano stati pubblicati nel 1967 nel singolo Big Leg Emma.
Il disco è la continuazione della prima uscita, Freak Out!, e un nuovo affresco formato da complesse composizioni dadaiste contraddistinte da una viscerale satira politica e sociale.
Come nel debutto, l'opera propone un mosaico di generi, apparentemente sconnessi fra loro ma che il gruppo sa unire in maniera eccellente. Su questo disco l'enfasi sperimentale è più matura, e le composizioni sono maggiormente interconnesse fra loro, tanto che entrambi i lati dell'LP originale presentavano un'unica suite. Il disco contiene anche una delle canzoni più famose della prima parte della carriera di Zappa, "Brown Shoes Don't Make It", che venne descritta come "l'intera musica compressa in soli 8 minuti".
Zappa si dimostra un’artista ancora più geniale e irriverente, in grado di legare testi satirici ad articolate composizioni musicali. Nella musica di Zappa si possono cogliere spunti di qualsiasi genere, dalle citazioni più o meno esplicite di Stravinsky alle schitarrate distorte del rock tipico di quegli anni, passando per il jazz, il doo wop e il blues. Nonostante sia solo il suo secondo disco, Zappa sfoggia un’inventiva da musicista consumato, manifestando fin da subito le sue enormi potenzialità e il suo spiccatissimo senso dell’umorismo.
Registrato nel novembre del 1966, l'album fu pubblicato il 26 maggio del 1967 dopo la censura a cui furono sottoposti i testi. A partire dalla ristampa su CD del 1988, sono stati aggiunti, in mezzo alle due suite, due bonus track che erano stati pubblicati nel 1967 nel singolo Big Leg Emma.
Il disco è la continuazione della prima uscita, Freak Out!, e un nuovo affresco formato da complesse composizioni dadaiste contraddistinte da una viscerale satira politica e sociale.
Come nel debutto, l'opera propone un mosaico di generi, apparentemente sconnessi fra loro ma che il gruppo sa unire in maniera eccellente. Su questo disco l'enfasi sperimentale è più matura, e le composizioni sono maggiormente interconnesse fra loro, tanto che entrambi i lati dell'LP originale presentavano un'unica suite. Il disco contiene anche una delle canzoni più famose della prima parte della carriera di Zappa, "Brown Shoes Don't Make It", che venne descritta come "l'intera musica compressa in soli 8 minuti".
Zappa si dimostra un’artista ancora più geniale e irriverente, in grado di legare testi satirici ad articolate composizioni musicali. Nella musica di Zappa si possono cogliere spunti di qualsiasi genere, dalle citazioni più o meno esplicite di Stravinsky alle schitarrate distorte del rock tipico di quegli anni, passando per il jazz, il doo wop e il blues. Nonostante sia solo il suo secondo disco, Zappa sfoggia un’inventiva da musicista consumato, manifestando fin da subito le sue enormi potenzialità e il suo spiccatissimo senso dell’umorismo.
Nel suo libro Necessity Is..., il cantante delle Mothers Ray Collins ha scritto che Absolutely Free è probabilmente il suo disco preferito tra i classici del gruppo.
Frank Zappa & The Mothers Of Invention - Absolutely Free (Full Stereo Album)
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