Arcyhimusic City, la città della musica immaginata da Federico Babina


“La musica e l’architettura sono intimamente unite da una connessione cosmica: entrambe sono generate da un codice sottinteso, un ordine rivelato da matematica e geometria”. Queste le parole di Federico Babina, il graphic designer e architetto italiano, noto per le sue numerose serie di illustrazioni dedicate al mondo dell’architettura.

Archimusic è la serie di poster creata nel 2014 in cui omaggia 27 dei più grandi nomi della musica mondiale, traducendo in architettura le canzoni più rappresentative e citandole attraverso note sul pentagramma, metafora delle basi strutturali della musica. Da “Billie Jean” di Micheal Jackson, “Rehab” di Amy Winehouse, “Wish you were here” dei Pink Floyd, Joy Division, Mozart e tante altre e le trasforma in complessi architettonici nel contesto creativo del poster.



Tra le varie illustrazioni di Babina spicca quella dedicata al Duca Bianco, dove risalta uno dei simboli dell’istrionico cantautore, compositore e artista poliedrico: il fulmine, dipinto sul suo viso sulla copertina dell’album Aladdin Sane. E dove “risuonano” le note della canzone “Space oddity”, uscita nel luglio del 1969, divenuta sigla della Bbc per il servizio sullo sbarco sulla Luna di Apollo 11.


E del resto la “sinestesia” tra le arti e la connessione cosmica di cui parla Babina è la stessa che ha dimostrato Bowie con la sua musica, esperienza a tutto tondo, che coinvolge tutti i sensi, elaborando un suo proprio modo di essere al mondo e di esprimersi, sperimentando tutto e trascendendo i generi musicali ed estetici: un’opera d’arte vivente. 
Infine è riuscito a trasformare in arte la sua stessa “uscita di scena”, lasciando come eredità spirituale il suo ultimo album, Blackstar. Chissà, magari anche lui abita nell’Archimusic City con tante altre leggende della musica.

Simon & Garfunkel - So Long, Frank Lloyd Wright"So Long, Frank Lloyd Wright" è un brano scritto da Paul Simon uscito originariamente sull’album di Simon & Garfunkel del 1970 “Bridge over Troubled Water”. Il brano ha due significati. Il primo è un omaggio al noto architetto scomparso nel 1959 ma su un altro livello si riferisce all’imminente rottura che ci sarà tra i due cantautori. Art Garfunkel aveva infatti studiato per diventare architetto e quel so long suona come un commiato. 


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