Meglio il 2016! Da "You Want It Darker": Leonard Cohen - You Want It Darker


L'abisso in cui Nick Cave è sprofondato lo ritroviamo anche nella copertina dell’ultimo lavoro di Leonard Cohen: su un fondo completamente nero si scorge una innaturale finestra bianca da cui Cohen si affaccia con l’ultima sigaretta accesa tra le dita e lo sguardo lontano.

Il cantautore-poeta di Montreal pubblica il 21 ottobre il nuovo disco, "You Want It Darker" il quattordicesimo di una carriera costellata da successi e rinascite e ci abbandona venti giorni dopo, lasciandolo come suo testamento, come già Bowie aveva fatto a inizio anno.

Denso, sublime, struggente, "You Want Darker" è un disco imponente, una liberazione risolutoria sul dubbio, sul disincanto di un’animo agitato ed è uno degli album più ispirati e toccanti della sua lunga carriera.

Un’opera imponente in cui la musica, sebbene spogliata da arrangiamenti troppo complessi, riveste un perfetto ruolo per incastonare perfettamente i testi ricchi e riflessivi di Leonard Cohen, la cui voce penetra nel buio crepato da una finestra.
Una bellezza reale che non stancherà mai di essere ascoltata.

La title track, che ho scelto dall'album è, come nel caso di Cave, una preghiera, ma oscura, tenebrosa, profonda:

You want it darker

We kill the flame
Magnified, sanctified, be thy holy name

Vilified, crucified, in the human frame
A million candles burning for the help that never came
You want it darker

Leonard Cohen - You Want It Darker

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