Meglio il 2016! Da "Songs For Our Mothers": Fat White Family - The Whitest Boy On The Beach
Fat White Family tornano a tre anni dal debutto muniti di tutta l'attitudine punk di cui sono dotati con "Songs For Our Mothers" disco molto più psichedelico del precedente. Irriverenti, provocatori, sempre fuori luogo, interpretano la violenza e l’orrore umano con cinismo in maniera magistrale.
«Anche se il nostro primo LP potrebbe essere considerato un assalto, un riversare spasmodico di sdegno generato dal puro tedio della vita quando ci si rende conto di quanto non sia vivibile, Songs for Our Mothers è un invito», racconta la band su The Quietus, «un invito, mandato dalla miseria, a ballare a ritmo dell’odio umano. Vi chiediamo di darci gentilmente la mano per essere guidati in un viaggio, un viaggio che ci porta dal calore bianco accecante di una spiaggia mediterranea a mezzogiorno, al boudoir assediato di Ike & Tina Turner; dal buffone grigio rappreso nella sala d’aspetto del Dr Harold Shipman , alle ore finali del Terzo Reich in quel bunker di Berlino. È il catalogo delle nostre ossessioni, una sensuale odissea. Sesso, droga, politica, morte, quell’irlandese del nord di serie A che è Sam Neill, tutto qua. Quello che resta da fare ora è inalarlo.»
Fat White Family - The Whitest Boy On The Beach
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