L'abbandono di animali è ancora una realtà molto diffusa. Adottiamo!



Le feste si avvicinano e con esse la voglia di molti di cedere all’entusiasmo o di fare un dono speciale prendendo un animale. Presto, però, ci si rende conto che oltre a dare tantissimo, quel piccolo essere chiede moltissime attenzioni, cure, tempo, pazienza. E, purtroppo capita ancora molto spesso che con la stessa facilità con cui è stato accolto, il cane, il gatto o l’animale domestico venga abbandonato.

Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. L’abbandono è un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro. Oltre a questi sono stimati in circa 600 mila i cani randagi nel nostro paese e più di 2 milioni e mezzo i gatti. Vagano per le strade in cerca di cibo, riparo, una carezza.

Carente la costruzione di canili sanitari da parte delle amministrazioni locali, scarsi o assenti i programmi di prevenzione delle nascite, le campagne di adozione, le iniziative di promozione di un corretto rapporto uomo/animale.

E negli anni c’è chi ha fatto della detenzione a vita dei randagi un vero e proprio affare. Ammassati in gabbie anguste, in strutture fatiscenti, con un’altissima natalità che sopperisce all’altrettanto altissima mortalità: questi sono i canili lager.

Ma non diminuisce certo il commercio di cuccioli, specie nelle festività. Addirittura di recente i negozi di animali, al fine di incentivare le vendite, ricorrono a vere e proprie vendite a rate, come ha evidenziato l’associazione Aidaa. 
Ovviamente solo cani di marca e alla moda. Che sempre più spesso vengono dall’estero, specie dall’Ungheria, nati in “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stipate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. Una volta raggiunti i 30–40 giorni di età, i piccoli sono staccati precocemente dalla madre - con i problemi di comportamento e di salute che comporterà- caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese senza alcun controllo sanitario. Venduti da 3 a 10 volte il prezzo pagato, uno su tre muore. 
Adottate, adottate, adottate e non ve ne pentirete!



Pink Floyd - Seamus: quinta traccia proveniente dall'album Meddle, pubblicato nel 1971, il pezzo  prende il nome dal cane appartenente a Steve Marriott (il chitarrista di Humble Pie e Small Faces) che ulula e guaisce per tutta la sua durata. Il brevissimo testo descrive cosa fa Seamus in cucina, sul far della sera.

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