Meglio il 2016! Da "★": David Bowie - Lazarus



Di quale album parleremo ancora nel 2030 e quale artista indie riuscirà, se mai ci riuscirà, a fare il botto e quindi i soldoni nel…mainstream? 


Certo è che l'artista con cui chiudiamo la rassegna dei migliori album dell'anno la storia l'ha fatta e ha, come suo solito, messo in atto un'uscita di scena degna dei suoi personaggi.

Ha aperto le danze funeste di questo 2016 con la sua scomparsa anticipata da quello che nessuno avrebbe immaginato essere il suo testamento.


Con il suo album è riuscito a far parlare di sé per tutto l’anno. Come noto la copertina del suo album riservava diversi segreti: alla luce del sole compare un cielo stellato, esposto alla luce nera diventa blu fluorescente, e infine l’ultima rivelazione in ordine di tempo è invece quella di un lettore della rivista "Spin", Robert Matthews, il quale si è accorto che riflettendo una particolare angolatura della cover sul soffitto o su di un muro si riflette su di essa l’immagine di una stella, che altri fan identificano invece nella forma di un uccello in volo, altri ancora in una navicella spaziale. E forse era proprio quello che voleva Bowie: lasciare alla nostra immaginazione sotto quale forma ricordarlo.

Ma ne manca ancora una, come ha rivelato durante un’intervista rilasciata alla BBC Radio 6 Jonathan Barnbrook, il grafico che si è occupato della versione in vinile dell’album: “C’è una cosa dell’album che non è stata ancora rivelata. Diciamo che se la scopriranno, bene, altrimenti non importa. Ricordate cosa diceva Bowie a proposito dell’importanza di non spiegare tutto.” 
Mi immagino Bowie ridacchiare di noi che cerchiamo di comprendere i mille segreti del suo album, come mille sono state le sfaccettature della sua vita e della sua arte.


Che David Bowie fosse un personaggio camaleontico non lo abbiamo certo scoperto l’8 gennaio 2016 quando è uscito Blackstar, un capolavoro di contaminazioni diverse uscito due giorni prima della sua morte. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un’opera d’arte. David Bowie ci ha detto addio così e che dire se non...ci mancherai. 
Grazie e buon viaggio spaceman!


E buon anno a tutti voi! Speriamo che il 2017 sia più clemente!




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