Meglio avere un corvo per amico


Dai serpenti a sonagli ad altri animali, per l’esattezza volatili, che in genere non sono molto amati: i corvi. Certo non sono graziosi come un pettirosso o un usignolo ma per farvi cambiare idea anche su di loro ho trovato questa storia che scioglierà anche i cuori più gelidi. 

Lisa, una bambina di otto anni di Seattle, fin da quando aveva quattro anni ha preso l’abitudine di dare da mangiare ai corvi del suo quartiere, lasciando in giardino grandi quantità di noccioline, di cui sono particolarmente golosi. 


Dopo qualche tempo lei e la sua famiglia hanno avuto una sorpresa incredibile: per ringraziarla, gli uccelli le portavano dei regalini sul davanzale della finestra. Piccoli oggetti luccicanti come pezzettini di vetro, frammenti di metallo, giocattoli o cianfrusaglie, che la bambina ha deciso di conservare tutti per ricordo, classificandoli con cura.



Una volta le hanno riportato perfino il copriobbiettivo della macchina fotografica di famiglia che la mamma aveva perso qualche tempo prima, e un’altra volta la metà di un cuore spezzato di quelli che si danno alla propria migliore amica da usare come ciondolo. Come fare a non innamorarsi?

Comunque non è un caso isolato: i corvi è dimostrato scientificamente che abbiano la capacità di comprendere le relazioni di base causa-effetto, utilizzare strumenti per raccogliere cibo, e riconoscere singole facce, come appunto quella di Lisa. 
Ma non solo perché ora la ricerca suggerisce che i corvi possano essere anche degli ottimi detective del mondo aviario. 
Infatti, quando uno di loro muore ne ricercano la causa per evitare futuri pericoli. 
Meglio farseli amici!

Alan Parsons Project - The Raven

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