Un cuore da boxer: intervista a Simona Ricci, educatrice cinofila e volontaria presso Adotta un Boxer per la vita Onlus



Simona Ricci, educatrice cinofila e volontaria dell'Associazione Adotta un Boxer per la Vita Onlus, racconta ai microfoni di Normcore - La Normalità è Hardcore la dura vita dei boxer abbandonati che recuperano e come fare per adottare o aiutarne uno.

Ciao Simona raccontaci che cos’è e cosa fate ad Adotta un Boxer per la Vita.
Adotta un Boxer per la Vita è un rescue di razza ossia un'associazione che si occupa di recuperare boxer in difficoltà, per una serie di motivi, abbandonati per strada, in canile o addirittura famiglie che ci contattano perchè non possono più tenerli ma non vogliono lasciarli in canile. Ci contattano e sanno che magati attraverso noi avranno una adozione più veloce perchè tra i tantissimi cani che so trovano in acanuiel è più difficile che siano adottati 
Chi conosce i rescue di razza sa che basta andare su internet e cercare l'associazione che si occupa della razza, ed è quindi più facile trovare il cane che si desidera 
Normalmente sono cani che arrivano da famiglie che li hanno abbandonati cuccioli che hanno problemi di salute e che nessuno vuole o ex fattrici/stalloni di allevamenti che hanno finito la loro carriera e gli allevatori decidono di dar loro una casa per i loro ultimi anni. 

Alcuni dei cani di cui vi prendete cura hanno storie molto tristi ed è bello che cerchiate loro una famiglia e, cosa più importante, della famiglia giusta. 
Sì spesso, infatti, ci chiamano perché hanno visto la foto di una boxerina o un boxerino particolare ma non è adatto a quel contesto famigliare. Per fare un esempio banale: magari è una famiglia in cui i membri sono di età avanzata e un cucciolone di 10 mesi farebbe fatica ad inserirsi perché ha bisogno di fare molta attività mentre la famiglia ha una vita più sedentaria, meno attiva o ha meno tempo da dedicare o lavora troppo. Cerchiamo di trovare la situazione adatta. E’ più facile trovate il cane giusto sapendo com’è la famiglia. Infatti noi abbiamo una procedura un po’ particolare e piuttosto lunga: una telefonata, la compilazione di un questionario e poi la visita di un educatore cinofilo che ci aiuta a decidere qual è il cane migliore. A volte le famiglie hanno già altri cani, gatti o ci sono bambini quindi noi dobbiamo andare a trovare il cane più adatto da inserire in quel contesto per evitare sia per la famiglia sia per il cane delle difficoltà da inserimento o addirittura dei rientri. 

Infatti, penso sia molto importante andare oltre l’estetica. Si tende a scegliere il cane perché è carino, perché ci ha colpito la sua storia, ma non è per niente detto che sia il cane giusto per noi. Bisogna conoscersi e ci sono esperti ed educatori cinofili come te che possono indirizzarci. Ma come fate a sostentare i cani e ad affrontare le spese in attesa di adozione? Vi appoggiate a strutture esterne giusto? 
Sì, sono pensioni a cui noi facciamo riferimento che ci sono piaciute e abbiamo individuato per una serie di motivi come la presenza di grandi spazi, box riscaldato e poi ci sono una serie di persone che ci sostengono, fan, madrine, zie, che ci aiutano a mantenere le spese per la pensione, il cibo, le medicine e le spese veterinarie. Molti degli animali che ci vengono lasciati sono infatti spesso malati e c’è la necessità di curarli. Abbiamo tante persone che ci seguono per fortuna e he ci aiutano a portarli avanti fino all’adozione. 

E’ importante, infatti, anche se non si ha la possibilità di prendere un cane per svariati motivi, sostenere questi animali fino alla loro adozione. Invito quindi tutti ad aiutare per quanto possibile questi cani che hanno tanto bisogno mentre aspettano la loro famiglia. E come si fa ad adottare uno dei vostri boxerotti? 
Basta chiamare Annalisa, la presidente di associazione, compilare il questionario dopo di chè vengono individuati gli educatori sul territorio che fanno controlli gratuitamente e che valutano la famiglia e ci danno un riscontro: se la famiglia è adatta o magari è adatta ma non ha molto tempo e quindi si aspetta un pochino. Non è mai un escludere le famiglie ma bisogna vedere se ci sono le condizioni per adottare un cane. Se tutto va bene si valuta il cane più adatto assieme alla famiglia e il cane arriva in famiglia. 

Smilzo, un bellissimo boxerotto salvato da un allevamento lager, ancora in cerca della sua famiglia!


E’ una grande gioia che ho provato e che un’emozione difficile spiegare. Organizzate anche diversi eventi per far conoscere i vostri boxer? 
Sì, noi facciamo una giornata che si chiama “Venite a trovarci” a Casale Monferrato dove c’è la pensione in cui stanno tutti i nostri boxer in cui diamo la possibilità alle persone di venire a conoscere noi ma soprattutto i nostri boxerotti. E la cosa più bella e divertente è che sono loro che regalano a noi un sorriso piuttosto che noi a loro. Uno pensa vado a fare questa giornata per rallegrare un po’ quando questi cani sfortunati che sono nel box invece loro sprizzano gioia e ci regalano affetto, emozione, e divertimento. Poi il problema è dopo, quando dobbiamo richiuderli nel box e tutto cambia. In queste giornate diamo l’opportunità a tutti di conoscere i nostri boxer, di conoscere noi, di avere tutte le informazioni sulla prassi dell’adozione e magari si innamora di un cane lì e valutiamo se è il cane giusto. Durante queste giornate molte persone hanno poi adottato un cane. 

La Totta, Maschio e la piccola Sofia!

Si ha anche la possibilità di vedere cosa fate, dove vivono e qual è la loro quotidianità, perché i cani stanno proprio dove si svolge questa giornata e si può toccare con mano. 
Sì e durante la giornata facciamo quello che facciamo normalmente: li facciamo uscire tutti, li portiamo tutti fuori e li facciamo stare con noi. Le esperienze giornaliere che fanno con i nostri volontari le fanno anche con gli ospiti che vengono a trovarci. 

Cari lettori adottate adottate adottate e chi ci guadagnerà sarete voi!
Questi i contatti di Adotta un Boxer per la Vita:

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