L'origine delle fanzine
Questa settimana si parla di fanzine e musica! Ma cos’è una fanzine? La parola nasce dalla contrazione delle parole fan (da fanatic, appassionato) e magazine (rivista), e può essere tradotto in italiano come rivista amatoriale.
L'origine delle pubblicazioni amatoriali non è nota, ma se ne può trovare traccia nei gruppi letterari statunitensi del 19° secolo, che a un certo punto si riunirono nell'Amateur Press Association e che pubblicavano tramite stampa amatoriale raccolte di racconti, poesia e saggi.
La parola venne coniata nell'ottobre 1940 per una fanzine di fantascienza americana da Russ Chauvenet, che per primo lo ha reso popolare nel circuito del fandom di fantascienza, da dove è stato poi preso e adottato da altri generi.
In Italia i primi esempi di testate con queste caratteristiche furono Baldo Digest, di cui uscirono otto numeri a partire dal ’49 e Futuria Fantasia, fondata dal regista Luigi Cozzi. E proprio con le fanzines esordiscono e si fanno le ossa molti dei critici e degli scrittori italiani di fantascienza.
In Italia i primi esempi di testate con queste caratteristiche furono Baldo Digest, di cui uscirono otto numeri a partire dal ’49 e Futuria Fantasia, fondata dal regista Luigi Cozzi. E proprio con le fanzines esordiscono e si fanno le ossa molti dei critici e degli scrittori italiani di fantascienza.
Ma è a partire dagli anni Sessanta che la fanzine diventa strumento di stampa dell'underground musicale e quindi del movimento Hippy. Sono tantissime le riviste amatoriali ciclostilate di stampo psichedelico, quando non dichiaratamente politico che vedono la luce nel periodo attorno al '68.
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