La prima musica composta con un computer: il genio di Alan Turing


Sono diversi decenni che l’uomo cerca di utilizzare la tecnologia applicandola alla musica. Il primo esempio in assoluto di canzone suonata da un computer proviene dalla macchina inventata dal noto ingegnere Alan Turing verso la fine degli anni ’40.

Turing è considerato il padre della scienza informatica e dell'intelligenza artificiale e uno dei più brillanti crittoanalisti che operavano in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell'Asse. Morì suicida a soli 41 anni, in seguito alle persecuzioni subite da parte delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità.

Come spesso succede in questi casi, la scoperta è stata del tutto casuale: Turing aveva notato che inserendo determinati comandi all’interno di una delle sue macchine si potevano ottenere dei suoni e, ispirato dal risultato ottenuto, ha deciso di chiamarla “The hooter” (il “clacson”). Fin da subito, però, l’inventore si era dimostrato poco interessato ad un congegno che, se adeguatamente programmato, fosse capace di riprodurre musica: per lui era più utile che si limitasse ad emettere note diverse segnalando così comandi o errori diversi.

Il primo a sfruttare veramente il potenziale della macchina fu Christopher Strachey, un insegnante di piano con la passione per la tecnologia. Dopo avere studiato per intero il Mark II - il manuale di utilizzo di “The hooter” - riuscì a comporre tutte le note dell'inno “God Save the Queen”. Sentendo quel risultato, Turing rimase così impressionato da offrirgli un lavoro nel suo laboratorio.



Nel 1951 la BBC ha poi deciso di incidere la traccia su un vinile 12 pollici: su un lato era presente “God Save the Queen” mentre sull’altro c’era la canzone per bambini “Baa Baa Black Sheep” ed il brano swing di Glen Miller "In The Mood".

Add N To (X) - Plug Me In: dal quarto album del 2000 della band elettronica londinese.

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