Il Waterphone, uno strumento da paura!



Se pensavate che quei suoni che vi fanno accapponare la pelle, metallici, vibranti e spettrali che creano l'atmosfera e l'attesa nelle scene horror e di tensione in un film fossero prodotte digitalmente, vi sbagliate di grosso.
Per la maggior parte delle volte, infatti, si usa un Waterphone.


Il Waterphone è uno strumento dall'acustica atonale formato da una scodella in acciaio inossidabile con al centro una specie di collo di forma cilindrica, che può contenere una piccola quantità d'acqua. Sul bordo sono posizionate delle barre di ottone disposte secondo una precisa combinazione di rapporti micro-tonali, che percosse o strofinate producono i suoni spettrali di cui sopra. 

Lo strumento è stato inventato e brevettato da Richard Waters, un americano che si ispirò al tamburo ad acqua tibetano, al violino a chiodo e al kalimba. 

Potete ascoltare il suono del waterphone nella colonna sonora di "Poltergeist", "ALIENS", "Matrix", "Dark Water" e tanti altri ma oltre che per le colonne sonore di film horror, il waterphone è stato usato sott'acqua dagli scienziati marini per simulare il richiamo di balene, megattere e altri cetacei.





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