Skiantos - Largo all’avanguardia


Una cosa vecchia. Una canzone rabbiosa: quattro accordi, tre strumenti, due concetti, una voce rabbiosa e nessun fronzolo. I due concetti sono solari: Siete un pubblico di merda e applaudite per inerzia. Largo all’avanguardia, contenuta nell’album Mono Tono del 1978 per la Cramps Records, non ha niente che fare con tutte le altre canzoni Skiantos: ironia ai minimi termini e il resto è una dichiarazione di guerra. Guerra alla banalità della musica italiana ma soprattutto alla tristezza, alle barbe, alla poesia dei cantautori. Guerra al predominio della musica straniera, ma soprattutto all’ignoranza dell’ascoltatore italiano, che da decenni subisce gli americani e gli inglesi senza capire una mazza. Concetti ancora molto attuali.

Skiantos - Largo all'Avanguardia
 

Commenti

  1. Se dalla seconda metà degli anni 80 era diventato molto difficile, anche se possibile, parlare del fenomento Skiantos, oggi è praticamente impossibile. Chi ha la mia età ha dimenticato, tra figli, nipoti e altri cazzi. Chi è più giovae non gliene può fregare di meno almeno quanto a me del grande Claudio Villa voce portante di una generazione italiana. Domanda: perchè ricordare? Perchè scrivere se poi, come anche nel mio caso, le parole non vengono lette da nessuno? In quanti, oltre a me potrebbero stare ore a parlare di cosa hanno significato 2 album (Mono Tono e Kinotto) per una generazione di adolescenti e del linguaggio adottato? A chi può fregare qualcosa se tra il 1979 e il 1982 noi giovani bolognesi parlavamo di "cartoni", "paglie", "broda", "slumare"? Se dicessi che sono un "pubblico di merda" in quanti capirebbero il significato intrinseco e contestuale? Che significati possono avere questi flash back in un mondo di complottisti che hanno spento il cervello? Le ideologie sono morte da decenni e parlare di Skiantos al gregge è come parlare al muro, perchè il gregge segue solo il suo pastore infuencer.

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