Il cardigan di Kurt Cobain all'asta


Chi di noi negli anni '90 aveva tra i 15 e i 30 anni è stato quasi sicuramente investito dall'ondata del grunge, riconoscendosi o nell'attitudine dell'essere contro le regole, senza speranza, ribelle e autodistruttivo o semplicemente nella moda che è nata. Genere musicale rock nato tra la fine degli '80 e la prima metà dei '90, da Seattle ha contagiato tutto il mondo.
Gli abiti di un grunge erano più che riconoscibili: jeans strappati, All Star bucate, camicia di flanella a quadrettoni con sotto una maglietta logora e in caso di freddo, un cardigan bello largo e polveroso.

La moda grunge sta rivivendo un periodo di gloria perché molti di questi indumenti sono addosso ai più cool, ma i veri cultori del genere al posto del maglione del nonno hanno avuto la possibilità di possedere IL CARDIGAN, proprio quello che Kurt Cobain indossava la sera delle registrazioni dell'Unplugged in NY a Mtv. 

Un forte valore simbolico, visto che l'Unplugged in NY è diventato una pietra miliare del rock e fu registrato pochi mesi prima (nel novembre 1993) della morte di Cobain, avvenuta il 5 aprile del 1994. Nella pratica un maglione non pregiatissimo: il cardigan è un misto acrilico, lycra e lana d'Angora, con sei bottoni (ne manca uno) e due tasche esterne, una bruciatura di sigaretta vicino alla tasca sinistra ed è accompagnato da una lettera di autenticità firmata da un amico intimo della famiglia Cobain. 

Dalla stima iniziale di 60mila dollari, nonostante il bottone mancante, il cardigan ha raccolto oltre 137mila dollari. Durante l’asta erano in vendita anche una ciocca di capelli di Cobain (4000 dollari), un disco di platino di "Nevermind" e un disco d'oro di "In Utero".

Roba da veri fan.


Nirvana - The Man Who Sold the World: brano musicale di David Bowie, ottava traccia dell'album eponimo pubblicato il 4 novembre 1970 negli Stati Uniti e nell'aprile 1971 nel Regno Unito. Il 13 novembre del 1993 i Nirvana hanno fatto la cover del brano durante gli MTV Unplugged in New York. Nel 1997 Bowie ha parlato del brano in un'intervista rilasciata alla BBC in occasione dello special radiofonico ChangesNowBowie: «Penso di averla scritta perché c'era una parte di me che stavo ancora cercando... Per me quella canzone ha sempre esemplificato lo stato d'animo che si prova quando si è giovani, quando ci si rende conto che c'è una parte di noi che non siamo ancora riusciti a mettere insieme, c'è questa grande ricerca, un gran bisogno di comprendere realmente chi siamo».

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