Un giorno di ordinaria follia - Giorno 18: Follower, l'app per farsi pedinare
Avete mai visto la serie televisiva The Following?
Se non l'aveste mai vista, è un telefilm in cui Kevin Bacon interpreta un un ex agente dell'FBI esperto nell'elaborazione di profili psicologici, Ryan Hardy, che ritorna in attività quando l'assassino seriale che aveva arrestato nove anni prima, Joe Carroll, evade dalla prigione nella quale era rinchiuso. Prima e durante la prigionia, Carroll sfrutta i social media per alimentare una setta e un culto per gli omicidi seriali che ha come filo conduttore i romanzi di Edgar Allan Poe. Ryan Hardy si ritrova a guidare una task force per catturare i killer sparsi negli Stati Uniti, seguaci dell'assassino e inseriti in diversi rami della società. Ognuno di loro deve seguire, secondo le istruzioni di Joe Carroll, una vittima in particolare e svolgere il suo compito in un preciso istante; ognuna di queste persone è chiamata follower.
Ecco. Pensate ora se un follower vi stesse seguendo sul serio. Inquietante.
Ma se la cosa non vi inquieta troppo e volete dare un pizzico di pepe alla vostra vita o semplicemente fare un'esperienza diversa, potrete realizzare questa fantasia.
Lauren McCarthy, artista e componente dell'Interactive Telecommunications Program della New York University, ha inventato una app chiamata, appunto, Follower.
Il progetto consente di collegarsi alla piattaforma e candidarsi per essere seguiti e, in caso la richiesta venga accettata, si scarica una applicazione che trasmetterà in tempo reale la vostra posizione tramite un segnale Gps al vostro follower, ovviamente sconosciuto. Arriverà solo una notifica in cui sarete informati che il pedinamento ha inizio, ma non sarà consentito alcun contatto e nessuna intromissione nelle vite reciproche. Il pedinamento durerà 12 ore e si concluderà con una vostra foto scattata dal follower inviata tramite l'app, un souvenir della giornata passata insieme ma a distanza di sicurezza.
Io passerei tutta la giornata guardando in faccia tutti gli sconosciuti per vedere se il mio follower anche solo con una sopracciglia fa trapelare qualche cosa. Quindi ovviamente ne vedrei ovunque e andrei in follia.
Sapete che è lì vi sta spiando e non sapete chi è, dov'è, cosa pensa di voi.
C'è da dire che potete anche candidarvi come follower; decine di persone lo hanno già fatto.
Ma anche lì io andrei in paranoia perché avrei il terrore di farmi beccare. E poi se è una brutta persona? Se è cattivo con gli altri? Che ne so, se da un calcio a un cane io esco e lo corco di botte, eh.
Al momento, essendo il progetto ancora in fase sperimentale, la McCarthy è l'unica follower. Racconta al sito Creative Application: "C'è qualcosa di eccitante e intenso nello svegliarsi ogni mattina e non sapere dove mi condurranno. Li seguo tutto il giorno e guardo, iniziando a immaginare come siano, cosa pensino e dicano, tentando di indovinare dove siano diretti. C'è qualcosa di stranamente intimo: alla fine della giornata mi sento come se li conoscessi e come se avessimo avuto una lunga esperienza insieme".
Il progetto è evidentemente una provocazione, una sorta di performance interattiva. Già in passato Lauren McCarthy ha concentrato la sua ricerca su tematiche quali la conoscenza, l'interazione online e offline, il controllo, la sorveglianza e l'autorità.
Tra i suoi progetti precedenti vi sono un'app per gestire le relazioni personali, Conversacube, il manipolatore di emozioni su Facebook, per recuperare il controllo della propria bacheca, un dispositivo per stimolare le conversazioni fra le persone, Social Turkers ed un format con cui la McCarthy trasmette in streaming i propri appuntamenti tramite cui stabilisce come comportarsi e cosa dire in base ai commenti degli spettatori.
Attenti e guardatevi alle spalle.
BU!
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Garbage - I Think I'm Paranoid: secondo singolo estratto dall'album del '98 Version 2.0 della band alt-rock.
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