Audiopill: la musica vi entra dentro, davvero


Se siete tra quelli che non possono fare a meno della musica, passate le vostre giornate sempre accompagnati da una colonna sonora e vorreste che in ogni secondo della vostra vita fosse così, Jan Strmiska, in arte Jan Poope, artista e scienziato ceco, ha trovato la soluzione per voi. 



Si chiama Audiopill, una pillola che una volta ingerita, emette frequenze tra 95 e 143bpm riproducendo così le vibrazioni fisiche del suono percepite durante un rave. 

Una volta scesa nel tratto digerente però non c'è più modo di tornare indietro: o si espelle oppure si deve attendere che la batteria si esaurisca, ovvero circa dieci ore.
Diciamo che se vi prende male son cazzi.

Il video di presentazione di Audiopill

Potete comunque scegliere tra tre diversi beat: si va dai 95 bpm di No Pussy Blues dei Grinderman ai 130 di I Fink U Freeky dei Die Antwoord per arrivare ai 143 bpm di Bad Girls" di M.I.A. Diciamo che poteva aver più gusto musicale il buon Jan.

Dopo circa un'ora da quando l'avrete ingerita, la pillola avrà sorpassato la parte superiore dell'apparato gastrointestinale e giungerà nella zona pelvica, dove gli effetti saranno molto intensi. 
Se qualcuno si stesse chiedendo cosa succede se si vuole far all'amore nel frattempo, posso rispondere che dovete aver un discreto fisico per andare a quei bpm ininterrottamente per tutta la prestazione e se doveste mancare il tempo mi aspetterei un effetto "rinculo" che non è detto sia piacevole. 

Comunque sia, per ora è solo un dispositivo sperimentale e la pillola non è stata approvata da nessun medico, anche se è stata sviluppata variando un dispositivo medico italiano (Sirio) che viene utilizzato per curare ferite del tratto digerente.

Per sostenere il progetto è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Indiegogo con l'obiettivo di raccogliere 150.000 euro ma  è terminata con un misero incasso di 148 euro.
Dovrete aspettare ancora un po' per provarla, oppure potete offrirvi come cavie.

Queens Of The Stone Age - Auto Pilot: da Rated R del 2000 il secondo album della band condotta da Josh Homme. Il titolo del brano si riferisce alla perdita di controllo dovuta all'assunzione di droghe.

"The best trip that I've ever had, higher than a jet plane, pass it around."


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