BUS #4: da Oakland a Chicago
Nuova tappa a bordo del bus, parlando di film che raccontano la vita di grandi artisti.
Dicevamo che la Beyoncè ha interpretato, oltre a Etta James, un’altra grande della musica black, Diana Ross, nel film Dreamgirl diretto da Bill Condon, tratto dall'omonimo musical ispirato alla vita e al successo delle Supremes.
Originariamente fondato nel 1959 con il nome The Primettes a Detroit, Michigan, il trio aveva un repertorio che includeva musica doo-wop, pop, soul, Broadway e disco. Furono il gruppo di maggior successo commerciale della Motown, con dodici singoli in vetta alla classifica Billboard Hot 100.
The Supremes - Where Did Our Love Go
Negli anni sessanta, il Royal Command Show è uno dei più importanti appuntamenti per la nobiltà britannica. Si tratta di uno spettacolo musicale di beneficenza che si svolge a Londra, a cui prende parte l'intera famiglia reale. Si privilegiano, ovviamente, gli interpreti britannici, ma non si disdegnano le star straniere di successo. Le Supremes, all'epoca avevano già avuto tre LP al 1º posto delle classifiche, e Baby Love (1964), fu il primo singolo in assoluto di un gruppo femminile a raggiungere il 1º posto nelle classifiche inglesi.
Nell'edizione del 1968, il ruolo di ospiti d'onore spetta alle Supremes. Il gruppo ha alle spalle un quinquennio di successi a livello mondiale (avevano già venduto oltre 50 milioni di dischi), il gruppo non si fa mettere in soggezione dall'idea di cantare davanti a tutta la famiglia reale. Tra gli spettatori, erano presenti, tra gli altri, Paul McCartney, Michael Caine, Cat Stevens, Shirley Bassey, Roman Polanski e sua moglie Sharon Tate. Inizia il concerto che procede tranquillamente, come si conviene quando è presente la famiglia reale al gran completo.
Verso la fine però, dopo la riedizione della canzone Somewhere (nella quale Diana Ross aveva inserito un suo monologo), le sue due compagne fanno un passo indietro e lasciano la Ross sola davanti al microfono, mentre la musica si ferma. La cantante inizia a parlare: "Non ho molte occasioni di parlare a persone potenti come chi mi sta davanti oggi. Io, come vedete, sono nera, mentre voi siete bianchi. Io canto e voi mi ascoltate, poi quando tutto è finito ce ne andiamo insieme dalla sala. Ci sono posti nel mondo, compreso alcuni stati del mio paese, gli USA, dove neri e bianchi non hanno gli stessi diritti, non possono neanche uscire dalla stessa porta. Vorrei che ci pensaste quando tornerete nelle vostre case". Mentre la Ross si allinea alle sue compagne, nella sala cade un silenzio imbarazzante.
Qualcuno, dalle ultime file, batte timidamente le mani, altri lo seguono. In breve, tutta la platea, compresi i membri della famiglia reale, si alza in piedi e prolunga l'applauso per due minuti consecutivi. Diana Ross ringrazia e annuncia il brano successivo. Alla fine del concerto, le Supremes vennero salutate e ricevute dalla Regina madre. Il giorno dopo, i giornali inglesi risaltarono quanto avvenuto più che altro per il fatto che Diana Ross mise in difficoltà la famiglia reale inglese che non può prendere posizioni in fatto di politica sia nazionale che internazionale.
Come dicevamo all’inizio di questa tappa, sono stati prodotti diversi film basati sulla carriera delle Supremes. Il film del 1976 “Sparkle” racconta la storia di un trio tipo le Supremes chiamato "Sister & the Sisters" di Harlem, New York la cui colonna sonora fu composta e prodotta da Curtis Mayfield e molti dei brani cantati da Aretha Franklin, che ne farà poi un album di successo...
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