BUS #3: dalla Siberia a New York
Già nel 1970 l’autore russo Venedikt Erofeev descrisse un drink simile al soviet parfume nel suo divertente poema in prosa Poema ferroviario, che si svolge in uno stato di estasi superalcolica tra la stazione di Mosca e quella di Petuskì e che sembra che per desiderio dell'autore il libro dovesse costare quanto una bottiglia di vodka. Si legge: ti presento il cocktail ‘Bitches’ Brew,’ una bevanda che oscura tutte le altre. Contiene 100 g di birra e un po’ di altri ingredienti: shampoo, trattamento per la forfora, colla “BF” e insetticida.
Un altro viaggio a bordo di un treno russo che parte da Mosca è quello compiuto da un passeggero molto gradito sul nostro bus.
Parliamo di David Bowie, che nel 1973 si recò in Unione Sovietica e si dice viaggiò lungo la linea Transiberiana da Vladivostok a Mosca. Le voci sul viaggio di David Bowie a Vladivostok furono molte, ma la notizia in sé e per sé sembrava troppo fantasiosa per essere vera, dato che la città navale di Vladivostok è rimasta chiusa agli stranieri fino al 1992. Lo storico Sergei Kornilov, membro della Società geografica russa, ha dichiarato in merito: “Si tratta di una leggenda molto vecchia. In qualche caso ci fu chi disse che Bowie comparve con Iggy Pop (!) a Vladivostok e perfino che varcò illegalmente la frontiera tra Unione Sovietica e Cina”.
Per molto tempo è sembrato che questa storia assomigliasse a quella secondo cui il monumento della piazza centrale di Vladivostok era dedicata al primo album dei Pink Floyd – The Piper by the Gates of Dawn – e infatti il monumento raffigura un partigiano rosso con una tromba da battaglia in mano. In ogni caso, Ruslan Vakulik, giornalista di Vladivostok, ha trovato alcune conferme a questa diceria: una testimonianza pubblicata dal reporter di Upi, Robert Musel, che aveva accompagnato Bowie in quel suo viaggio nell’Urss, e le lettere spedite a Cherry Vanilla, la sua addetta stampa. Da questi documenti risulta che il cantante effettivamente attraversò in treno la Russia nella primavera del 1973 e ci sono fotografie che ritraggono David Bowie in Piazza Rossa a Mosca, considerate a lungo fasulle.
Per molto tempo è sembrato che questa storia assomigliasse a quella secondo cui il monumento della piazza centrale di Vladivostok era dedicata al primo album dei Pink Floyd – The Piper by the Gates of Dawn – e infatti il monumento raffigura un partigiano rosso con una tromba da battaglia in mano. In ogni caso, Ruslan Vakulik, giornalista di Vladivostok, ha trovato alcune conferme a questa diceria: una testimonianza pubblicata dal reporter di Upi, Robert Musel, che aveva accompagnato Bowie in quel suo viaggio nell’Urss, e le lettere spedite a Cherry Vanilla, la sua addetta stampa. Da questi documenti risulta che il cantante effettivamente attraversò in treno la Russia nella primavera del 1973 e ci sono fotografie che ritraggono David Bowie in Piazza Rossa a Mosca, considerate a lungo fasulle.
Cherry Vanilla - The Punk
The Punk, title track dal primo album del ‘77, Bad Girl di Cherry Vanilla, nome d’arte di Kathleen Dorritie. Tipa eclettica, con il nome di battaglia di Cherry Vanilla, ispirato a uno yogurt, durante la trasmissione di Radio Hanoi (in onda durante la guerra in Vietnam con tematiche scomode come i Black Panthers), si proclama groupie e decide di trasmettere tutto il suo amore ai musicisti per ispirarne testi e composizioni. Fu protagonista nelle commedie dirette da Tony Ingrassia del trasgressivo Theatre of the Ridicolous, interpretando un'infermiera necrofila in World: the Birth of a Nation e soprattutto recitando in Pork, sessualmente disinibita commedia scritta da Andy Warhol. Nel periodo in cui recitava a Londra, la commedia attrasse l'attenzione di David Bowie e sia Vanilla che altri interpreti furono contattati per collaborare con il musicista, ancora pressoché sconosciuto in America all’epoca di Space Oddity. Grazie alle sue conoscenze, Cherry riesce a entrare nel management team e organizzare la prima vera tournèe di Bowie. Sfrontata, diretta, istintiva, con Cherry nasce la figura della PR. Più di un manager, più di una booker, più di un’assistente e soprattutto più di un’amante.
Ebbe inizialmente successo anche nella nuova carriera musicale, nel 1976 il suo Shake Your Ashes fu uno dei brani più interessanti della prima raccolta dei Live at Max's. Cherry colpì anche Miles Copeland III che la invitò quell’anno a trasferirsi a Londra, dove con Wayne County e Johnny Thunders formò la prima ondata di band statunitensi coinvolte nell'emergente scena punk rock. Fu per un periodo ospite fisso al Roxy Club, esibendosi con Gordon “Sting Sumner”, Stewart Copeland e Henry Padovani, un trio che avrebbe in quel periodo fondato The Police.
Nel 1977 firmò un contratto con l’americana RCA Records, che impose per il suo album di esordio una formazione di musicisti statunitensi, malgrado i Police avessero in programma di incidere con Vanilla ma comunque non andò troppo male: Miles Copeland III divenne il loro manager e iniziò la loro ascesa al successo.
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