BUS #1: da Sunderland a Bristol
Ed è proprio Donald
Eugene Cherry famosissimo trombettista jazz americano, noto anche per la
duratura collaborazione con il sassofonista Ornette Coleman, a riportarci in
America. Inzia la sua carriera nei primi anni ’50, pioniere della world fusion
music negli anni ’60, negli anni ’80 ha collaborato con tantissimi artisti tra
cui Lou Reed, Ian Dury, Sun Ra e i Rip
Rig + Panic.
Rip Rig + Panic post-punk band nata nel 1980 e
scioltasi nell’83 che prese il nome dall’album jazz omonimo di Roland Kirk.
Erano composti da Sean Oliver (basso), Mark Springer (piano, sax, vocals),
Gareth Sager (guitar, sax, keyboards, vocals) and Bruce Smith (drums,
percussion)—gli ultimi due formarono poi The Pop Group)—e alla voce Neneh
Cherry, il cui patrigno è, ovviamente, Don Cherry.
Il gruppo si distaccò subito dal post-punk più
tradizionale, mixando elementi avant-garde con il jazz guidato dallo stile
vocale innovativo pop/soul di Neneh Cherry.
Dal loro terzo e penultimo album, Attitude, questa
è Sunken Love.
Rip Rig
+ Panic - Sunken Love
Finita l’esperienza con i Rip Rig + Panic, Neneh inizia la sua carriera solista con l’album “Raw Like Sushi” all’interno
del quale troviamo il mitico brano Buffalo Stance che durante quell'anno si
rivelò un successo planetario e che rimase un classico della musica R&B.
Non tutti sanno che Buffalo Stance è uno spin-off di un altro brano a cui aveva collaborato Neneh Cherry: Looking Good Diving With the Wild Bunch, del duo pop Morgan McVey che ebbe vita alquanto breve. Il brano conteneva appunto i versi rappati iniziali del brano della Cherry: “Who’s that gigolo on the street/With his hands in his pockets and his crocodile feet?"
Non tutti sanno che Buffalo Stance è uno spin-off di un altro brano a cui aveva collaborato Neneh Cherry: Looking Good Diving With the Wild Bunch, del duo pop Morgan McVey che ebbe vita alquanto breve. Il brano conteneva appunto i versi rappati iniziali del brano della Cherry: “Who’s that gigolo on the street/With his hands in his pockets and his crocodile feet?"
Il successo è proseguito con il remake della
canzone di Cole Porter "I've got U Under My Skin" contenuta
nell'album benefico di raccolta fondi per la lotta all'AIDS “Red Hot + Blue”, primo
di una serie a favore della Red Hot Organization. L’album deve il nome al musical di Cole Porter e contiene
reintepretazioni dei brani di Cole Porter di grandi del rock e del pop.
Tra gli artisti che hanno prestato la propria
voce in quel disco, un’accoppiata a dir poco esplosiva: Debbie Harry e Iggy Pop...
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