BUS #2: da New York a Warracknabeal



Ebbene, il futuro di Black Mirror è meno lontano di quanto si pensi. Come nel’episodio appean citato infatti, Walmart ha presentato un brevetto per api robotizzate autonome, definite tecnicamente droni impollinatori, che potrebbero impollinare le coltivazioni proprio come fanno le vere api. I droni trasporterebbero polline da una pianta all’altra impiegando sensori e telecamere per rilevare la localizzazione delle coltivazioni.Walmart ha presentato un brevetto di ape-drone, per impollinare le coltivazioni al posto degli insetti, in via d’estinzione.

Negli ultimi anni si registrano morie di api in numero sempre maggiore, si stima che in tutto il mondo la popolazione di questo prezioso insetto si è ridotta del 30%.

Cambiamenti climatici, utilizzo di pesticidi, fungicidi e diserbanti sono tra le cause principali di questo sterminio di massa che deve essere necessariamente interrotto.

E non solo Black Mirror ma già i Talking Heads ne parlavano nel 1988

Talking Heads - (Nothing But) Flowers’


Da ‘Naked’ del 1988. Un’idea di progresso al rovescio, un testo brillante e originale che gioca con il paradosso per raccontare un ambiente sempre più minacciato dalla tecnologia e dal ritmo frenetico e consumista della vita. È un mondo in trasformazione quello cantato da David Byrne, ma la “minaccia” del futuro è quella della natura che avanza a scapito di città e industrie. Prati verdi e distese di fiori al posto di parcheggi e autostrade. “C’era una fabbrica, adesso ci sono montagne e fiumi”. I simboli dell’industrializzazione e del consumismo commerciale stanno scomparendo per far spazio alla natura, spaventando le persone con la prospettiva di uno stile di vita incerto e sconosciuto, che porterà a rinunce e conseguenze. Giocando con l’antifrasi, il pezzo racconta un mondo distorto in cui il progresso ha toccato il suo culmine, ma anche il conseguente senso di smarrimento e di rifiuto nei confronti della natura e della sua autenticità. “Se questo è il paradiso, allora vorrei un tosaerba”.


Ed è proprio la follia umana e, in qualche modo, gli animali a portarci alla prossima chiaccherata e alla prossima fermata.



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