Come risolvere il problema dei nodi negli auricolari!


L'estate è finalmente arrivata e molti di noi appassionati musicali coglieranno l'occasione per stendersi su una spiaggia o un prato d'erba e rilassarsi ascoltando le proprie canzoni preferite. Di conseguenza, assieme all'estate ritorna con maggiore insistenza uno dei problemi più sentiti del primo mondo: perché gli auricolari si aggrovigliano come mangrovie nelle nostre tasche/zaini/borse in pochissimi minuti??? 

Questo dilemma porta con sé diverse ripercussioni, di salute e di tempo: minuti e minuti nel disperato tentativo di sgrovigliare l'ammasso di fili che si è creato in un battere di ciglia cacciando ogni genere di imprecazione e perdendo ogni briciolo di pazienza residua. 

Ma, ovviamente, qualche ricercatore sfaccendato ha pensato bene di trovare una risposta a questo annoso problema. 

I ricercatori di cui sopra di chiamano Dorian M. Raymer and Douglas E. Smith nel loro saggio "Spontaneous knotting of an agitated string" riassumono i risultati delle loro ricerche. I due hanno provato infatti a replicare ciò che accade ogni santo giorno nelle nostre tasche: hanno messo un paio di cuffiette in una scatola chiusa e l'hanno agitata moltissime volte, per la precisione 3.415 volte. 

Dall'esperimento è emerso che sono due i fattori principali che causano quei maledetti nodi inestricabili: in primo luogo la lunghezza del filo assieme alla sua rigidità e diametro, e in secondo luogo il "tempo d'agitazione". 

In sostanza, più sono lunghi i fili degli auricolari e più vengono rimescolati e più ci sono probabilità che si intreccino. Peccato che entrambi fattori non li possiamo controllare... 

Ma non solo, perché Raymer e Smith hanno concluso che gli auricolari sotto i 46 centimetri non si intrecciano quasi mai e purtroppo la lunghezza media di un paio di cuffiette è di 139 cm; di conseguenza la probabilità che si formi spontaneamente un nodo nella vostra borsa è molto più alta, ma sempre al di sotto del 50%, che non è poi così tanto, dai.

Sempre per sparare sulla Croce Rossa sappiate che anche la forma a Y degli auricolari aumenta moltissimo le probabilità di annodamento. 

In totale, durante la ricerca sono stati identificati 120 diversi tipi di nodi. 

Abbiamo di che sudare quindi. Non disperate, però, perché esistono tantissimi modi per evitare questo piccolo inconveniente quotidiano:
  1. La tecnica del cappio: potete evitare di creare la forma a Y unendo i due auricolari, in questo modo il rischio di nodi si riduce del dieci percento. E siamo al 40% di probabilità.
  2. Tenere lontane le estremità: la tecnica opposta, proposta dai ricercatori prendendo esempio dalle unità di soccorso che ogni giorno devono riavvolgere e riporre una grande quantità di cavi e corde: "Di solito mettono un'estremità del cavo in una sacca, ficcano dentro tutto il resto della lunghezza all'interno (anche alla rinfusa) lasciando la seconda estremità all'esterno". 
  3. Rendere i cavi più spessi: potete liberare la vostra fantasia cimentandovi nel bricolage e ricoprendo i cavi con la qualsiasi. 
  4. Bloccare i cavi: se il problema maggiore è causato dal movimento, basta trovare il modo di evitarlo. Ad esempio arrotolando gli auricolari attorno a un oggetto, come una vecchia carta di credito. 
  5. Potete seguire questo davvero indispensabile tutorial.

Buona estate e meno imprecazione a tutti!
The Ronettes - I Can Hear Music: brano scritto da Jeff Barry, Ellie Greenwich e Phil Spector registrato dalle Ronettes nel 1966. Nel 1969 anche i Beach Boys ne fecero una cover.


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