Quando Bowie... - Parte 2: Da Ziggy Stardust alla nascita del Duca Bianco

Quando Bowie diventa Ziggy Stardust

Nel 1972 Bowie concepisce un'epopea fantascientifica concentrata in un unico album: The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars. Il protagonista è Ziggy Stardust, una rock star marziana scesa sulla Terra per intrattenere l'umanità negli ultimi cinque anni che rimangono alla fine del pianeta a causa della mancanza di risorse naturali. L'ascesa e l'autodistruzione di una rock star aliena che finisce per credere di essere un profeta dell'uomo che verrà dalle stelle per la salvezza dell'umanità e si condanna per sempre all'oblio.

David Bowie - Five Years



A cop knelt and kissed the feet of a priest
and a queer threw up at the sight of that...



Una creatura aliena, multisessuale, aggressiva che incarna lo spirito dei tempi: le avanguardie alla fine degli anni Sessanta quali la cultura camp, il melodramma, il teatro Kabuki, gli occhi di Malcolm McDowell in Arancia meccanica, le cui note iniziali apriranno gli show dello Ziggy Stardust Tour. 
Per la prima volta la sessualità si liberava di ogni barriera e si sfidavano apertamente i dogmi del rock del tempo.

L'ispirazione per il nome ha raccontato Bowie nel 1990 sulla rivista Q gli venne da una sartoria di Londra chiamata "Ziggy's", davanti alla quale passò una volta in treno. «Aveva un'aria da Iggy ma era una sartoria, allora pensai "Beh, l'intera faccenda riguarderà i vestiti". Così, quasi per scherzo decisi di chiamarlo Ziggy»

David Bowie - Ziggy Stardust

Quando David Bowie diventò un videogioco

È stato proprio Ziggy Stardust a diventare personaggio di un videogioco ambientato nel futuro, in una città chiamata Omikron. Il gioco si chiamava appunto Omikron: The Nomad Soul e Bowie non partecipò solo come autore della colonna sonora ma interpretò anche Boz, un rivoluzionario ricercato dalle autorità che aveva il compito di guidare il protagonista dell’avventura nelle varie fasi della storia. Il gioco uscì per PC e Dreamcast e molte canzoni di “Hours…”, furono pensate proprio per la sua colonna sonora. In un’intervista rilasciata nei giorni della presentazione, il cantante raccontò del suo rapporto i videogiochi e dell’amore per Lara Croft, la protagonista di Tomb Raider: «Ho realizzato per anni colonne sonore per i film, ma l’idea di farlo per i videogiochi è inusuale ed è stato coinvolgente. Ho cercato di avere un approccio molto simile, con l’obiettivo di trasmettere emozioni. Mio figlio è appassionato di videogame e anch’io mi diverto qualche volta: sono innamorato di Lara Croft, come tutti gli uomini». 



Quando Bowie uccise Ziggy Stardust

Tornando a Ziggy, è durante il tour, il 3 luglio 1973 all'Hammersmith Odeon di Londra, quando Bowie decide di uccidere Ziggy. In mezzo al pubblico sono presenti tra gli altri Mick Jagger, Lou Reed e Ringo Starr. Dopo l’annuncio parte l'ultimo pezzo, Rock'n'Roll Suicide, e a fine live il pubblico è ancora incredulo, così come lo è la stampa. 

David Bowie - Rock'n'Roll Suicide

Bowie uccide sul palco colui che l'aveva reso celebre in tutto il mondo, anticipando pragmaticamente le regole del pubblico del rock che sotterra le sue icone con la stessa velocità con cui e celebra. Bowie uccide Ziggy prima che Ziggy schiacci Bowie.

Quando Ziggy va in America: Aladdin Sane

Con un fulmine in fronte, nel 1973 Bowie prosegue la sua cavalcata glam-rock con Aladdin Sane accompagnato ancora dai The Spiders From Mars. Il titolo è un gioco di parole: Aladdin sane (Aladino sano di mente) diventa A lad insane (un ragazzo pazzo).  I testi sono pieni di riferimenti all'America. In quasi ogni canzone, infatti, è citata una città americana: New York, Seattle, Detroit, Los Angeles... e la musica, risente di influenze extra-europee.


David Bowie - The Jean Genie

Nel frattempo Bowie è diventato un'icona gay. Ma quando il Movimento inglese per la liberazione omosessuale gli chiede di diventare il suo portavoce ufficiale, si rifiuta: "E' da quando sono nato che cerco un'identità - racconterà - Credo solo nelle mie azioni. Rinnego sempre il passato, vivo per il futuro. Penso di essere il peggior nemico di me stesso...". 

Sempre lo stesso anno esce un album di cover, Pin Ups, sulla cui copertina compare la modella Twiggy. 

David Bowie - I Can't Explain (cover degli Who)

Quando Bowie chiude con il glam-rock

Nel ’74 esce Diamond Dogs, dove lui stesso suona tutti gli strumenti, compreso il famoso riff di Rebel Rebel. Un concept album che fonde il racconto "1984" di George Orwell, Ragazzi selvaggi di William S. Burroughs e la visione glam di un mondo post apocalittico. La copertina dell'album vede un Bowie come un essere mostruoso, metà uomo e metà cane. Bowie stesso lo definisce come "il mio primo album interamente registrato sotto l'influenza della cocaina".
Sarà l'ultimo colpo di coda del glam-rock nella sua musica.

David Bowie - Rock'n'Roll With Me

Quando Bowie va in America

Negli Stati Uniti il successo per Bowie arriva nel 1975 con Fame, contenuta nell’album Young Americans, scritta con John Lennon, presente anche nell'accompagnamento vocale (come anche nella cover di Across The Universe).  Il fondatore degli Chic, Nile Rodgers, fa un'audizione per suonare la chitarra nella band del cantante, ma viene bocciato. Nonostante questo lo stesso Rodgers nel 1983 produsse Let's Dance, l'album di Bowie che ebbe il maggiore successo commerciale.

Fu il primo dei suoi album ad abbandonare quasi del tutto il rock in favore di sonorità più funky e soul dando vita ad una sorta di R&B bianco.


David Bowie - Fame

Lustrini, mascara e rossetto sono scomparsi. Il ripudio del passato sconcerta e delude molti fan. Anche relativamente alla sua sessualità, Bowie corregge il tiro: durante un’intervista a Cameron Crowe di Playboy, Bowie afferma “È vero: sono bisessuale. Ma non posso negare di aver usato molto bene questo fatto. Probabilmente è la cosa migliore che mi sia mai capitata. Per esempio, ho tutte queste ragazze che credono che io abbia mantenuto una verginità eterosessuale, e cercano di portarmi dall’altra sponda, e io approfitto volentieri della cosa. Quando avevo quattordici anni, il sesso diventò qualcosa di importantissimo per me, non importava con chi“.

Da sempre affascinato dall'America e attirato dallo show-business e dal cinema, Bowie debutta con una parte nel film di Nicolas Roeg "The Man Who Fell To Earth" nel 1976 e Bowie si stabilisce a Los Angeles, dove inizierà uno dei periodi più cupi e drammatici della sua vita.  Il suo matrimonio è agli sgoccioli, le sue dipendenze dalle droghe sono sempre più pesanti, i rapporti con il manager sono agitati, bianco e scheletrico si rifugia nel suo appartamento imprigionato nelle sue paure.

Ma è proprio durante questo periodo che nasce un album scuro e rivoluzionario come Station to Station e che vede la luce il nuovo alter ego di Bowie: il Duca Bianco.


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