Piccoli imprenditori musicali
I geni non mentono. Se hanno deciso che sei un geniale c'è poco da fare, come è inutile sforzarsi di essere ciò che non si è davvero perchè poi i nodi vengono al pettine.
Ma non solo, a volte la genialità si manifesta precocemente.
Jarrett Koral, proprietario della Jett Plastic Recordings di Detroit
Cresciuto nel negozio di dischi dello zio, ha guadagnato i primi 2000 dollari per stampare i primi vinili vendendo qualche pezzo della sua collezione, e ad oggi è arrivato a stampare i lavori di 12 musicisti, tra cui i Pizza Underground, la band di Macaulay Culkin che uscirà con un 7'' per il prossimo Record Store Day.
Lux, uno dei più giovani collezionisti di vinili al mondo
E sempre in tema di giovani imprenditori, è un novenne, cioè un bambino di nove anni, uno dei collezionisti di vinili più giovani del mondo. Lux, infatti, vanta già una vasta collezione con oltre 200 importanti esemplari, principalmente stampe americane. La maggior parte dei dischi li ha acquistati al prezzo di 1 dollaro anche se qualche volta ha sforato il budget, come per un disco dei Pink Floyd per cui ha speso 20 dollari. Il padre, da cui ha preso la passione e che lo accompagna regolarmente a fiere, esposizioni, svuota-cantine e negozi dice: "Ha molta più pazienza di me nello spulciare le casse di dischi a 1 dollaro nei mercatini".
Lux vive a San Francisco, quindi è cresciuto tra Amoeba e Mill Valley Music, gli piacciono i dischi della Motown e il classic rock, come spiega nell'intervista che ha rilasciato all'esperto di vinili Michael Fremer.
La cosa più sconvolgente comunque è la totale dedizione con cui Lux ricorda dettagli, informazioni, curiosità sulle stampe: che edizione è, i diversi tipi di copertine, le differenze tra una stampa e l'altra, oltre a una non comune capacità di valutare lo stato di conservazione dei dischi.
Sarebbe un perfetto studente del corso di laurea in vinilogia di cui vi parlavo qualche settimana fa!
Joan Jett & The Blackhearts: I Love Rock 'n' Roll, canzone scritta da Alan Merrill e Jake Hooker degli Arrows nel 1975. Probabilmente una delle più famose canzoni rock degli anni settanta anche grazie alle numerose cover fatte in seguito tra cui la più famosa quella di Joan Jett presente nel suo secondo album del 1981 con i Blackhearts.
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