Dreams'n'Music Parte 2



Il secondo episodio dedicato ai sogni e alla musica. La scorsa puntata abbiamo visto un po' di curiosità sui sogni, su come possiamo verificare se stiamo sognando o meno e la capacità di controllarli. Non sarebbe male se si potesse scegliere cosa ascoltare durante i sogni come nella colonna sonora di un film! 


Comunque sia alcune persone hanno fatto molto di meglio. Hanno creato invenzioni restate nella storia dell'umanità proprio durante il sonno.

Sicuramente molto apprezzato in tempi moderni, l'dea del motore-di ricerca-che-ha-risposte-per-tutto-che-neanche-il-mago-Otelma, Google, è venuta al suo co-fondatore Larry Page durante un sogno "vivido". Raccontò il sogno al migliore amico, Sergey Brin, e assieme crearono Backrub, ovvero il precursore di Google. Sogni milionari.



Electric Prunes - I had too much to dream last night: title track di I Had Too Much to Dream (Last Night), che fu anche pubblicato con il titolo The Electric Prunes, il primo album del gruppo di rock psichedelico californiano The Electric Prunes, pubblicato dalla Reprise Records nell'aprile del 1967, tra i primi ad aver portato la sperimentazione psichedelica al grande pubblico alla fine degli anni '60. 



Il primato del sogno imprenditoriale più famoso lo detiene però Elias Howe. Nel 1845 Howe, durante il periodo di sviluppo del progetto della macchina da cucire, fece un incubo dove alcuni cannibali lo trafiggevano con le loro lance e notò che queste presentavano un foro accanto alla punta acuminata. Applicò l'idea alla sua invenzione e direi che il suo spirito di osservazione è stato alquanto utile.


Suicide - Dream Baby Dream: I Suicide, gruppo rock elettronico statunitense attivo ad intermittenza dal 1971 e composto da Alan Vega (voce) e Martin Rev (sintetizzatore e drum machine), prendono il nome dal titolo di un fumetto di Ghost Rider chiamato "Satan Suicide", il fumetto preferito di Alan Vega. Il brano Dream Baby Dream, di cui sono stati tantissime cover, tra cui Neneh Cherry e le Savages, è tratto dal loro secondo album del 1980, Suicide: Alan Vega and Martin Rev.


Il famoso libro Misery non deve morire di Stephen King, da cui è stato tratto anche un film è nato da un sogno in aereo. L'autore sognò la fan che tiene prigioniero il suo scrittore preferito perché riscrivesse il finale di una storia, solo che nel sogno lo scrittore moriva. Ovviamente a King il finale del sogno non piacque - chissà come mai - e preferì cambiarla. Probabilmente si svegliò sudato.



Eels - Trouble With Dreams: brano tratto dal sesto album in studio, Blinking Lights And Other Revelations,del tormentato gruppo di Mr. E, Mark Oliver Everett, un epico doppio CD da 33 canzoni, con i contributi di Tom Waits, Peter Buck e John Sebastian (dei The Lovin' Spoonful); una sorta di concept-album che rilegge tutta l'evoluzione artistica e personale di Mr.E.


Un altro celebre romanzo è frutto di fantasie oniriche. Frankenstein è nato da un sogno dell''autrice Mary Wollstonecraft Shelley. Dopo che il poeta Lord Byron aveva sfidato lei ed altri scrittori a cimentarsi con storie di fantasmi, ebbe un incubo durante il sonno in cui vide il momento nel quale lo scienziato pazzo creava il "mostro" Frankenstein. Appena sveglia iniziò a scrivere il racconto. Sonni poco tranquilli, seppur redditizi.


Nel film Yellow Submarine del 1968 Frankestein beve una pozione e si trasforma nel vero sé stesso, John Lennon.

L'ispirazione per #9 Dream, uscito come singolo nel 1975, venne a John Lennon in sogno. Egli raccontò che la canzone gli giunse al risveglio già completa e che non ebbe bisogno di lavorarci sopra. Sembra che Lennon fosse affascinato dal numero 9, che è anche il giorno della sua nascita, il 9 ottobre. Come se non bastasse, il brano è contenuto nel suo nono album da solista Walls and Bridges, uscito nel 1974. Sogni totienti.


John Lennon - # 9 Dream 


Ovviamente il buon Paul non è da meno, o forse si. Comunque Paul McCartney ha raccontato che una mattina si è risvegliato con un delizioso motivetto in testa, si è alzato, è andato al pianoforte e così ha composto la melodia di Yesterday. Noi andiamo al bagno, lui scrive Yesterday. Non avendo ancora le parole improvvisò: le improvvisò: “Uova sbattute, o bimba mia, mi piacciono le tue gambe”. Oook. Comunque Yesterday è nel Guiness Book of Records come la canzone che vanta il maggior numero di cover.


Paul McCartney - Yesterday: dall'album Help! del 1965.


E ora i rivali dei Fab Four, i Rolling Stones. Infatti pare che anche loro debbano un grande successo ad un sogno. Una versione della storia racconta che Keith Richards abbia sognato il riff di tre note di (I Can not Get No) Satisfaction durante un sogno. Richards si svegliò, registrò il motivetto con le famose parole "I can't get no satisfaction", prima di ricadere nel sonno. La versione più rock vuole che fosse strafatto e sbronzo e cazzeggiando con il registratore buttò giù i tre accordi e poi svenne addormentato. 


The Rolling Stones - (I can't get no) Satisfaction: uscita come singolo nel giugno del 1965.



E con questo direi che possiamo andare tutti a fare un pisolino e sperare che la nostra mente elabori qualcosa di geniale per diventare orrendamente ricchi. Good luck.


 

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