BUS #1 - da Bologna a Leeds
Il nostro primo bus parte da Bologna terra natale della neonata NEU RADIO e città che è sempre stata simbolo di fermento culturale nel nostro Paese.
Sul finire degli anni '70, nasce proprio a Bologna la prima scena punk rock italiana legata alla Harpo's Bazaar ed alla Italian Records di Oderso Rubini, che promossero e pubblicarono gruppi come Gaznevada, Skiantos, Luti Chroma, Windopen, Naphta e molti altri. Contemporaneamente venne a formarsi la prima scena anarco-punk legata alla Attack Punkzine, alla Attack Records e al circolo anarchico Il Cassero, che culminò nella contestazione ai Clash durante il concerto gratuito del 1980 a Piazza Maggiore, evento che alcuni identificano con la nascita della seconda scena punk italiana, più propriamente detta "hardcore punk".
Tra le principali band della scena bolognese vanno citati i RAF Punk, gli Anna Falkss, i Bacteria, i Sottocultura, gli Stalag 17 e i Nabat.
Una scena talmente fervente da suscitare interesse oltremanica, nella patria del punk: l’Inghilterra.
Andiamo a Leeds, dove nasce proprio in quegli anni una band post-punk formata da comunisti militanti e il cui leader Green Gartside è un appassionato lettore di testi marxisti.
Il nome del gruppo è una storpiatura degli "Scritti politici" di Antonio Gramsci tramutato in Scritti Politti per farlo suonare come il titolo del brano Tutti Frutti di Little Richard. Nel 1978 debuttano con il singolo-manifesto "Skank Bloc Bologna", dedicato ai giovani della città emiliana, vista quasi come un luogo esotico di ribellione e agitazione politica.
Scritti Politti - Skank Bloc Bologna - 1978
Dopo la pubblicazione di "Schiavi nella città più libera del mondo", Jumpy Velena e Laura Carroli dei RAF Punk, in uno dei loro viaggi a Londra porteranno il disco insieme a una copia del libro "Bologna Marzo 1977…Fatti Nostri" agli Scritti Politti (che in "Skank Bloc Bologna" esaltavano la città felsinea per il suo valore di città di sinistra) per mostrare loro quanto la realtà sia stata invece piuttosto diversa, e la rivolta di Marzo 1977 sedata militarmente.
Sempre a proposito di Bologna con un’accezione meno positiva, ho scoperto nel preparare il programma che è una parola, con la lettera minuscuola, davvero utilizzatissima nelle canzoni.
La bologna sausage è un salume diffuso negli Stati Uniti e in Canada, noto anche col nome di lyoner, boloney, baloney, polony o jumbo. Il salume deve il suo nome a una vaga, per non dire vaghissima, somiglianza con la mortadella bolognese, anche se la differenza di gusto è decisamente notevole, visto che può essere composta di pollo, tacchino, bovino, maiale o di proteina di soia (versione vegetariana).
Essendo quindi un salume di scarsa qualità viene utilizzato nello slang per indicare una schifezza e si può riferire sia a cose sia a persone.
E sono quindi la bologna sausage e il punk che ci portano alla prossima fermata...
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